Partinico Rose Songs For Sad And Angry People
Vengono da Ragusa i Partinico Rose, band d’ispirazione post-punk e new wave composta dal vocalist e chitarrista Vincenzo Cannizzo, da Massimo Russo al basso, Carlo Schembari alla batteria, Martina Monaco al violoncello in tre brani. Realizzato grazie a un’operazione di crowdfunding, è uscito il 6 dicembre 2019 il loro primo album, “Songs For Sad And Angry People”. Dieci brani di pura matrice post-punk, con marcati riferimenti a formazioni seminali quali Cure, Sound, Chameleons, ben calibrati e incisivi. Tra le tracce del disco, particolarmente degne di menzione ci paiono: l’inaugurale Slave Of Time, in cui la voce di Cannizzo, chiaramente ispirata a quella di Robert Smith, s’interseca con la linea circolare della chitarra, amalgamandosi con una certa efficacia con la sezione ritmica; Don’t Leave Me Alone, con la voce tormentata di Vincenzo che si staglia sul giro di chitarra iterativo e ossessivo, per una ballata oscura sul ciglio dell’abisso; The End Of Summer, paradigmatica dei modelli d’ispirazione dei Nostri, forse l’episodio più interessante dell’album, in cui si viene a creare un’atmosfera crepuscolare che si stempera in un cantato di stampo melanconico; The Revenge, dal ritmo alquanto sostenuto e punteggiato dai graffi rock della chitarra; Could You Share My Pain, a chiudere, con con un’indubbia impronta di rock granitico. Un buon esordio, infine. Certo, un suono ancora un po’ derivativo, perfettibile e da consolidare, ma la stoffa certamente c’è.
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