Ermal Meta VIETATO MORIRE
Succede. Succede anche a Sanremo che un cantautore vinca nel settore “cover” e arrivi terzo nella classifica dei “big”. Succede che lo stesso cantautore raggiunga il primo posto per le vendita di dischi. Non tutto va male, allora, in questo assurdo paese. Seguivo distrattamente le “cover”... terreno minato... e bang! Amara terra mia di Domenico Modugno torna grazie alla bella voce di un ragazzo gentile. Un momento magico. Di quelli che non si dimenticano facilmente. Ermal Meta ha cantato il dolore dello sradicamento con l'intensità che gli ha dato l'esperienza diretta, quando, ancora adolescente, sbarcò sulle nostre coste dall'Albania. Ermal ha coltivato la sua passione per la musica - suona chitarra, pianoforte e cura gli arrangiamenti degli archi - scrivendo anche canzoni per altri (Patty Pravo etc…). I riconoscimenti premiano la sua tenacia e la sua bravura, nonché la tranquillità con cui affronta il vero e proprio tornado mediatico che si è scatenato intorno a lui.
Pubblicato all''inizio del 2016, l'album “Umano” (il primo di questa doppia uscita) è stato l'apripista di qualcosa di più importante: ha delle canzoni notevoli, dalla stessa title track a Schegge passando per Lettera a mio padre, un brano dal forte impatto emotivo, ma è stato registrato con suoni un po' vecchi e non adatti ai contenuti cari a Meta.
Deve averci pensato anche lui, perché il secondo nuovo album “suona” molto meglio. “Vietato morire” ha memoria della sofferenza e Ragazza paradiso la segue: aperture melodiche su una struttura solidissima. Qui c'è poco da discutere, basta lasciarsi conquistare dalla tenerezza di Piccola anima, dove entra la voce di Elisa, semplicemente perfetta. Scorrono Bob Marley, La vita migliore (sempre all'altezza, badate bene), colpiscono le due canzoni per me più belle: New York e Voodoo Love. Da qui alla fine, Rien ne va plus e Voce del verbo, non c'è una caduta di tono. Fra tanti personaggi noiosi (e inutili) spicca dunque un cantautore che ha tutte le carte in tavola – la voce, la scrittura – per avere un successo ancora più grande.
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