Unreal City Unreal City EP
Emanuele Tarasconi: tastiere e sintetizzatori e voce solista, Francesca Zanetta: chitarra elettrica, Francesco Orefice: basso e seconda voce e Federico Bedostri: batteria e percussioni sono gli Unreal City, band proveniente da Parma che dopo un’iniziale attività live da cover band ed essersi fatte le ossa con una lunga serie di concerti nei locali della zona ed alcuni cambi di formazione, hanno cominciato a scrivere brani originali orientati soprattutto al prog sinfonico, con le tastiere ed i sintetizzatori in primo piano: particolarmente interessante l’utilizzo del theremin, strumento che sembra stia vivendo una seconda giovinezza. Si tratta di musicisti giovanissimi nati fra il 1989 e il 1994, ma che hanno convissuto sin da bambini con la passione per la musica e adesso per il loro esordio hanno scelto la forma dell’ep in cui trovano posto tre loro composizioni originali tutte lunghe fra i 7 e gli 8 minuti. E la lunga durata giova alla riuscita del disco come dimostra l’iniziale Apparent Death (The Thanatosis Effect), una mini suite che ha il suo punto di forza proprio nei cambi di tempo e di atmosfera dei vari movimenti. E’ un prog di chiara e dichiarata ispirazione anni Settanta: Genesis, King Crimson, Gentle Giant, Yes sono i primi nomi che vengono in mente e che gli Unreal City rileggono con una certa propensione per i toni scuri, crepuscolari presenti soprattutto in Between The Devil And Me e nelle venature folk della malinconica Little Will (Under The Ghostwood). Un primo passo promettente, c’è tecnica, cultura musicale, buona capacità compositiva; se sapranno trovare una strada propria che gli permetta di staccarsi da modelli tanto alti quanto ingombranti e accentuare una lettura personale del progressive, che qui è ancora in nuce, potrebbero dire la loro in futuro.
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