Dirty Trainload A PLACE FOR LOITERING
“A Place For Loitering”, terza prova (prodotta da Fabio Magistrali e divisa tra cinque brani originali e cinque cover) dei baresi Dirty Trainload delude alquanto, nonostante la buona volontà dei due musicisti impegnati, Bob Cillo (Vocals, Guitars, Analog Rhythm Boxes and Bass Loops, Foot Percussion) e Go Balzano (batteria). Siamo alle prese con uno stoner rock blues duro - con annunciate pretese garage, punk ed addirittura sperimentali - confuso e pasticciato: in Big Road Blues (una cover di Tommy Johnson risalente ai primi anni ’30, ne ricordiamo una memorabile versione dei Canned Heat nel loro primo omonimo album del 1967) è nefasto l'uso di un riverbero eccessivo sulla voce del chitarrista - schiacciata in bassa fedeltà - che in tutto il lavoro non brilla per originalità ed efficacia, con punte di imbarazzo (When the saints go marching on, You only live twice, Big Road Blues). Il nostro consiglio spassionato per il chitarrista barese è quello di lasciar perdere le velleità vocali: un hype 'all by myself' da one man band non supportato da naturale propensione può rivelarsi, come in questo caso, controproducente e dannoso. La finale arcaica If i had possession over judgment day (Robert Johnson), che riprende il classico Rollin’ and Tumblin’, presenta un certo manierismo un po' scontato. Riuscita e piacevole invece la rielaborazione chitarristica di You Only Live Twice (John Barry) di '007 memoria, nonostante un apporto percussivo piatto ed inespressivo. I brani composti dal factotum Cillo (Dead Rat Blues, Eleanor, bring your garbage out!, World Vision Crime) appaiono piuttosto monocordi, pur con interessanti porzioni chitarristiche (Tractors Downton, Eleanor, bring your garbage out!, I’m Working On It). Meglio Tractors Downton con la blues harp in evidenza. Buona la qualità tecnica del lavoro e lodevole il fatto di produrlo in vinile.
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