Piossasco Jazz Festival/Note d’Autore 2012 1 -3 giugno 2012, Piossasco (To)
La terza edizione del Piossasco Jazz Festival/Note d'Autore 2012 (dal 1° al 3 giugno) ha avuto un positivo esito per molti aspetti. Sotto la direzione artistica di Fabrizio Bosso, l'enfant du pays ben noto per essere ormai un affermato trombettista di livello europeo, la rassegna ha raggiunto l'obiettivo primario (non scontato) di coniugare musica, cultura e territorio, in un insieme di spunti vivaci e variegati insieme; significativo l'apporto di risorse pubbliche e private, con una puntuale ed efficace struttura organizzativa comunale e della Fondazione Cruto. Il legame con il territorio è l'aspetto culturale di maggior spessore che abbiamo colto nella tre giorni di Note d'Autore, svelato nella cornice del borgo S. Vito, o nel Castello dei Nove Merli con i concerti di maggior richiamo, alle pendici del M.te S. Giorgio.
1° Giugno
Gli appuntamenti pomeridiani ci hanno restituito l'originale avventura di Musicanto (con gli artisti in erba della locale scuola di musica, che ha visto ospite anche Bosso), o la swingante esibizione della Cluzon Big Band (con il padre di Fabrizio, nella front-line delle 4 trombe); vivace la performance di Carlo Actis Dato in quartetto, che ha dialogato brillantemente con un timido pubblico (prima), per poi esibire il suo efficace armamentario dialogico con e tra gli spettatori, sempre più coinvolti nel finale del set. I due concerti serali del 1° giugno, hanno visto sulla scena prima Dado Moroni al piano con Rosario Giuliani all'alto: riuscito il loro incontro, con un repertorio originale, anche con temi poco esplorati (da Lennie's Pennies di Tristano, a 74 Miles Away di Zawinul). Nel secondo set, il quintetto di Roberto Gatto (con Marco Tamburini, tromba; Max Ionata, sax tenore; Luca Mannutza, piano; Giuseppe Bassi, contrabbasso) ha scritto una pagina fresca e variegata, dove il richiamo iniziale ai Messengers di Art Blakey ha lasciato poi largo spazio a una riuscita espressione del gruppo, specie nelle composizioni del leader.
2 Giugno
I due big concert del 2 giugno (seppur sfiorati da un breve temporale, con una grande affluenza di pubblico), hanno visto protagonisti prima il quartetto di Fabrizio Bosso e poi il duo Petra Magoni/Ferruccio Spinetti. Fabrizio ha svelato tutta la sua solida padronanza dello strumento, ben sorretto da una efficace sezione ritmica (con Mannutza al piano, Bulgarelli al basso e Tucci, batteria); il repertorio, spaziando dalle note d'autore di Nino Rota (da “Il Padrino”) all'original In volo, ha reso intensa e particolarmente riuscita l'esibizione nella terra d'origine del trombettista piossaschese. Il duo Magoni/Spinetti ha confermato l'ottimo interplay, già collaudato nell'album “Musica Nuda”: non semplici cover di canzoni pop, ma anche jazz e un approccio al vocalese non scontato, con un coinvolgimento del folto pubblico in un entusiasmante crescendo, culminato in un encores originale con protagonista Fabrizio Bosso e i suoi sideman.
Nella serata conclusiva del PJF del 3 Giugno, scongiurati temporali e fulmini, il concerto (sold out) con Nina Zilli, che ha fornito ancora una volta una convincente esibizione: degna conclusione di una rassegna tutta “italiana” nei suoi contenuti artistici, ma aperta in un ricco ventaglio di proposte.
Correlati →