Carl Hiaasen Crocodile Rock
Giornalista e scrittore di noir della Florida, l'americano Carl Hiaasen non ha fino ad ora raccolto da noi l'interesse che merita. Non che i suoi libri non siano stati pubblicati da noi, ci hanno provato a più riprese Interno Giallo, Baldini e Castoldi, Rizzoli e infine Meridiano Zero, la casa editrice padovana di Marco Vicentini che lo ha inserito nel suo eccellente catalogo. Ma adesso la casa editrice è stata acquisita da Odoya, mantenendo il marchio Meridiano Zero e con una nuova veste grafica: fra le prime mosse ha deciso di ripubblicare questo romanzo di Hiaasen del 2002 che già l'editore padovano aveva dato alle stampe nel 2008. Ecco quindi l'occasione per chi si fosse fatto sfuggire questo divertente e intrigante noir di recuperarlo subito e godersi la brillante e scoppiettante scrittura dell'autore. Jack Tagger è stato confinato alla pagina dei necrologi del giornale locale di Beckerville, Florida, per aver pubblicamente attaccato la nuova proprietà, impegnata più ad aumentare i guadagni attraverso il ridimensionamento del personale e la pubblicità che a garantire l'indipendenza e la qualità.
Un giorno arriva la notizia della morte, in un incidente alle Bahamas di Jimmy Stoma, cantante e leader dell'ormai sciolto gruppo rock Slut Puppies; per redigere il necrologio Jack intervista la giovanissima nuova moglie di Jimmy che ha riscosso un certo successo col suo singolo Me, grazie a un video in cui mostrava il suo pelo pubico, e la sorella del cantante appena defunto. Jack cronista di razza fiuta subito puzza di bruciato e inizia una sua personale indagine che fra una girandola di colpi di scena, sparizioni, sequestri, strani incidenti e agguati di cui sono vittima altri membri della band, lo potrebbe portare alla verità e a ritrovare finalmente la prima pagina del giornale. La struttura del noir è esile e improbabile, Hiaasen infatti sceglie i toni della commedia, dell'ironia e del sarcasmo, tra i fratelli Coen e i Blues Brothers, dimostra eccellente conoscenza del mondo del rock, le cui citazioni, dagli Stones a Don Henley, da Bob Seger a Warren Zevon, dagli Zeppelin a Sugar Ray costituiscono un'ideale colonna sonora per la nostra lettura, abilissimo nei dialoghi, vivaci e fulminanti e nella costruzione dei personaggi.
Tagger con la sua paura della morte e l'ossessione, alimentata dal suo lavoro, per l'età della scomparsa dei personaggi famosi; Cleo, la vedova di Stoma, frivola dark lady che rimanda alla figura di Courtney Love; l'improbabile e cialtronesco suo amante, che si spaccia per produttore discografico e il suo incredibile bodyguard che perderà un occhio colpito da un varano congelato; Janet, sorella di Stoma, che sbarca il lunario con esibizioni a luci rosse su internet in tenuta da poliziotta, per citarne solo una parte, ma tutti i personaggi di contorno si scolpiscono nella memoria del lettore. Il romanzo di Hiaasen si legge con grande divertimento, grazie anche alla traduzione di Vicentini, si gusta la satira sociale e la polemica contro il “nuovo” che avanza che è sottesa alla vicenda, si ride per le situazioni paradossali e l'arguzia delle battute: ’Siccome non sono una palla di grasso con le valvole intasate, è statisticamente poco probabile che muoia nel cesso come Elvis’.
‘Quella di St. Stephens è la chiesa più alla moda. Arrivo per tempo e mi siedo in una panca vicino alla porta. Dalla prima fila spunta una testa di un bianco così candido che può solo appartenere a Cleo oppure a Johnny Winter vestito da donna’.
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