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11 Febbraio 2025

Limite Acque Sicure Un’Altra Mano Di Carte

2025 - Hybrid Music Records
[Uscita: 17/01/2025]

"Nuova è la maschera che ti nasconderà. Vecchio il ghigno che genera".  Un'ultima chance da spendere, l' attesa di una rivalsa mai arrivata. Desideri, illusioni o semplicemente fatal destino affidati confusamente all'imprevedibilità di una giocata che confidiamo amica, maledettamente vincente. Il niveo giullare ha mischiato il mazzo , "Un'Altra Mano Di Carte" è pronta per essere servita. A tre anni esatti dall'eponimo debut act, la formazione estense Limite Acque Sicure ritorna sulla scena discografica con un interessante progetto inedito che, in virtù del background artistico, affonda le proprie radici sonore nel benemerito progressivo di inizi Settanta. Formatosi nel 2005, grazie all’incontro tra il vocalist Andrea Chendi ed il tastierista Antonio Giovannelli, l'ensemble ha infatti mosso i primi passi proponendo sul palco un repertorio legato ai classici dell'epoca d'oro del rock italiano (Orme, P.F.M. e Banco) per poi intraprendere un percorso personale all'interno del quale ha elaborato con autenticità e vigore gli amati stilemi del genere. Ensemble derivativo quindi - oseremo dire di ‘seconda generazione' - ma dall'identità ben definita. Sei storie di vita, reale o fantastica che sia, accuratamente cucite addosso ad altrettanti ‘personaggi narratori’ tratteggiano lo screziato canovaccio sinfonico di questa seconda opera che ci conduce tra gli orrori del primo conflitto mondiale attraverso la cartolina dal fronte di Natale 1914, naviga rotte oceaniche alla ricerca di continenti inesplorati ne Il Racconto Di Juan Della Sua Terra e si insinua negli anfratti della malvagità umana in Joker, ouverture dalle cineree atmosfere gotiche che rimanda, più che agli altisonanti capisaldi del prog tricolore sopracitati, a formazioni quali Goblin e Segno Del Comando. Con le sue colorate armonie mediterranee Chita, magistralmente eseguita da Ambra Bianchi (voce, flauto e arpa) si segnala come ‘zenit emozionale’ del concept affrontando, con speranza, la non facile tematica delle ingiustizie sulla donna. (‘Questo fiore che grida pietà sotto il segno della sua libertà’). Le visioni oniriche di un senza nome di … Non il Bergerac e le riepilogative testimonianze di Storie Perdute suggellano la scaletta di un album che non accusa battute a vuoto e si lascia ascoltare sino all’ultimo rintocco della batteria. Registrato nelle sale dell’Hybrid Music Lab di Ferrara, “Un’Altra Mano Di Carte” rappresenta l’ulteriore velleitario step al di là della segnalazione del 'Limite Acque Sicure’ per un sestetto di musicisti tecnicamente preparati ed in grado di esibire intense riletture dell’antico verbo ispiratore. Una nuova curiosa maschera da inserire nello sconfinato casellario del prog Made in Italy.

Voto: 7.5/10
Alessandro Freschi

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