Me and That Man SONGS OF LOVE & DEATH
[Uscita: 24/03/2017]
Polonia
Il leader dei Behemoth Adam Darsky dà forma con “Songs Of Love & Death” al nuovo progetto Me and That Man. Un disco ambizioso ma nello stesso tempo molto semplice e lineare. Ha le sue radici nel blues, nel country e quindi nella secolare musica americana. E’ curioso come un lavoro del genere sia stato partorito dalla mente di un frontman di un gruppo metal polacco. Adam Darsky però è un personaggio molto particolare; colto, laureato in storia e lingue antiche, in Polonia è anche noto come giudice in alcuni talent show canori. “Songs Of Love & Death” è un disco dalle ballate folk elettriche, decisamente fuori dal tempo. Scevro da qualsiasi influenza moderna, “Songs Of Love & Death” è un concept album, molto mistico ed è il tentativo da parte di Darsky di smarcarsi un po' dal black metal dei Behemoth, scegliendo di meditare sulla tradizione americana.
Il cantate polacco, che si ribattezza per l’occasione Nergal (nella mitologia mesopotamica il dio del fuoco), ha assoldato per questo progetto il chitarrista inglese John Porter che ha sicuramente influenza nel suono dei Me and The Man, avendo collaborato in passato con leggende del genere come John Lee Hooker, B.B. King e John Mayall. Il singolo My Church Is Black, che apre il disco, è una ballata elettrica, che ricorda molto Nick Cave di qualche anno fa. Dalle successive Nightride, On The Road, Cross My Heart And Hope To Die e Better The Devil I Know, le citazioni salgono di quota perdendo il conto dei nomi: Tom Waits, John Lee Hooker, Willy DeVille, Bruce Springsteen solo per citarne alcuni. Country-ballad intrise di nostalgia e dal sapore molto sudista e di conseguenza un omaggio dietro l’altro. Di ottima fattura e di gran lavoro alle chitarre sono il trittico conclusivo formato da Voodoo Queen, Get Outta This Place e Ain’t Much Loving. Forse il fantasma che aleggia di più nei dintorni di “Songs Of Love & Death” è quello di Johnny Cash, fra tutte in One Day e alcuni passaggi rimandano anche ai Wovenhand di quel genio di David Eugene Edwards. Il titolo poi è un chiaro rimando a “Songs Of Love & Hate”, un pezzo di storia folk di Leonard Cohen. Buon debutto questo dei Me and The Man, un neonato progetto che si spera prosegua. Il disco rappresenta la chiara volontà da parte di un musicista di voler avviare un cambiamento creativo dimostrando di aver coraggio nella scelta operata.
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