Migliora leggibilitàStampa
22 Aprile 2019 ,

Kevin Morby OH MY GOD

2019 - Dead Oceans Records
[Uscita: 26/04/ 2019 ]

Stati Uniti   #consigliatodadistorsioni  

 

ohmygodIl quinto album di Kevin Morby arriva a due anni di distanza dal loureediano “City of Music” ed è stato anticipato dal singolo No Halo accompagnato anche dal video che è un apocrifo Lynchano diretto da Chris Good. Il cantautore texano ha fatto le cose in grande e l’opera, che si presenta sotto forma di doppio vinile, potrebbe rappresentare il definitivo salto di qualità di un artista già molto apprezzato. A partire dal brano omonimo i riferimenti a Dio e alla religione sono già evidenti nei titoli dei brani e immagini simboliche permeano costantemente i testi lungo tutto il disco. Queste le parole del cantautore in fase di presentazione del disco: “La religione è intorno a tutti noi. È un linguaggio universale e contiene una profonda bellezza. L’ho trovato uno strumento utile all'interno del songwriting, in quanto è qualcosa a cui tutti possono relazionarsi a un certo livello. Ci sono temi o immagini religiose in gran parte di ciò che ho fatto, quindi volevo unire tutto questo e parlare solo quella lingua per un intero disco”.

 

A livello sonoro la cosa si traduce con un ampio uso del pianoforte e dei cori di matrice gospel o spirituaI; i modelli di riferimento rimangono i classici Dylan, Cohen e Reed che però stavolta vanno a tuffarsi in qualche fiume giù nel profondo sud degli States per riaffiorare in versione ‘Country Got Soul’. La produzione di Sam Cohen è accostabile a quella di Joe Henry per l’utilizzo di una strumentazione piuttosto scarna, quasi morbyprettamente acustica e prosegue nello stile del precedente album affidando toni e colori a pochi strumenti che volta per volta caratterizzano i singoli brani. Il singolo No Halo, fatto di un tappeto di battimani e percussioni dal quale affiorano flauto e sassofono è molto apprezzabile così come lo sono l’iniziale Oh My God e la sua rispettiva versione r’n’r (OMG Rock’n’roll, appunto) molto fifties. Hail Mary è sfrontatamente Dylan mentre NoThing Sacred / All Things Wild ruba cori a Street Hassle e ispirazione a Walk on The Wild Side. I Want to be Clean si porta dietro How to Fight Loneliness dei Wilco (e per questo è molto bella!). Se Seven Devils ha la sua forza nella sezione fiati e nel solo di una chitarra elettrica, Piss River ce l’ha nell’utilizzo elegante e raro di un’arpa e Savannah dell’organo e di un sax solitario. Pregevole la chiusura affidata a O BeholdUn Kevin Morby ispirato e sincero e questo suo nuovo disco, al netto di pochi passaggi a vuoto potrebbe diventare un piccolo classico.

                                                                              

Voto: 7,5/10
Roberto Remondino

Video

Inizio pagina