Puss N Boots NO FOOLS, NO FUN
[Uscita: 15/07/2014]
C'era molta curiosità attorno al progetto targato Puss n Boots. Quel nome sottilmente malizioso, sì, il gatto con gli stivali ma forse anche qualcos'altro e se consideriamo che gli artisti coinvolti erano tre splendide fanciulle i motivi d'interesse non mancavano di certo. La più nota delle ragazze è una certa Norah Jones, famosa per essere la figlia del compianto Ravi Shankar ma giustamente salita agli onori della cronaca per le vendite milionarie dei suoi dischi, in particolare il primo, splendido, "Come away with me" (2002). Non contenta delle sue affermazioni discografiche la Jones si è pure proposta come discreta attrice, da ricordare la sua performance nel film del 2007 "My blueberry nights" (un bacio romantico) del noto Wong Kar-wai. L'anno scorso ha registrato l'interessante "Foreverly" con il cantante dei Green Day, Billie Joe Armstrong, un disco che recupera e reinterpreta l'album degli Everly Brothers del 1958, "Songs our daddy taughts us". Le altre due Puss n Boots sono Sasha Dobson e Catherine Popper. La prima è una cantante jazz californiana, con tre album all'attivo, l'altra, la Popper, è la bassista e seconda voce di Ryan Adams & the Cardinals oltre che di Grace Potter and the Nocturnals.
Il disco che hanno registrato per la Blue Note, gloriosa etichetta jazz che si è fatta ricca con Norah Jones, si chiama "No fools, no fun", titolo estratto dalle liriche di Bull rider, song di Rodney Crowell resa famosa dalla versione dell'immenso Johnny Cash. Le Puss n Boots si definiscono alternative-country ed hanno registrato il loro disco a Brooklyn, dopo sei anni di concerti, con dentro 5 canzoni originali, solo una della Jones e due a testa per la Popper e la Dobson. Le altre tracce sono covers, alcune molto riuscite, parte delle quali sono state registrate direttamente dal vivo. Apre la bella Leaving London del grande Tom Paxton, il pezzo iniziale del suo quarto disco “Outward Bound” (1966), cantata magnificamente a due voci. C'è poi una bella versione di Twilight song scritta da Robbie Robertson per The Band. Ma molto più noti sono altri due classici che le tre hanno coraggiosamente deciso di rispolverare. Una è la splendida Jesus, etc dei Wilco, perfetta per la voce sognante di Norah, l'altra invece è la favolosa Down by the river di Neil Young, canzone che la stessa Jones definisce "la sua canzone preferita del leggendario canadese". Certo, per quanto possano essere brave le Puss n Boots, un brano così difficilmente può avere un impatto superiore all'insuperabile originale, tra l'altro lungo ben 9 minuti nella sua versione contenuta in "Everybody knows this is nowhere" e ricco di un famoso assolo di chitarra.
Il brano come ha spiegato più volte Young è stato composto dalle parti del Topanga Canyon mentre il suo autore aveva una febbre da cavallo e le liriche paiono parlare di un omicidio ("I shot my baby, down by the river, dead, oh, shot her dead"), anche se poi lo stesso Neil ha smentito e ridimensionato il tutto. La versione live delle tre Boots non è affatto male, l'assolo è un po' scolastico e poco grintoso ma va considerato che la Jones è fondamentalmente una pianista, mentre vocalmente fa uno strano effetto sentire questo pezzo cantato da voce femminile. Resterebbe da parlare degli originals. Più malinconici appaiono i pezzi di Sasha Dobson, più convincente invece Always di Catherine Popper mentre l'unica traccia di Norah Jones è una sorprendente Don't know what it means, un vivace rock'n roll Elvis style, decisamente candidato come perfetto singolo spartiacque. Le Puss n Boots saranno in tour nella loro terra natia per promuovere il disco, l'impatto live sarà sicuramente eccitante, il divertimento è assicurato e la speranza quindi è di vederle anche da noi. "No fools, no fun"è un disco piacevole e particolarmente indicato per un ascolto disimpegnato ed in assoluta libertà. Brave ragazze.
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