Big Big Train GRIMSPOUND
[Uscita: 28/04/2017]
Inghilterra #consigliatodadistorsioni
Sembra non conoscere inciampi l'invidiabile percorso creativo tracciato dai britannici Big Big Train. Nell'aprile dello scorso anno, una volta accantonato il rilascio di“Folklore”, il combo di Bournemouth aveva intrapreso la rielaborazione del materiale tagliato fuori dalla sezione di registrazione dell'album con l'intento di raccoglierlo in un EP. In realtà, ben presto, le composizioni avevano assunto spessore e dimensioni tali da suggerire a Longdon e soci di regalare un sequel ben più articolato. Il risultato di tale operazione prende corpo oggi con la pubblicazione di “Grimpsound”, custodia della definitiva evoluzione di questi outtakes e sorta di trait d'union, tematico e musicale, del convincente progetto del 2016.
La rilevante crescita artistica e l'ampliamento della line-up ad otto elementi - Nick D'Virgilio (percussioni e cori), David Longdon (voce, flauto, banjo, mandolino, organo, glockenspiel), Greg Spawton (basso), Rachel Hall (viola, violino e cello), Dave Gregory (chitarra), Danny Manners (tastiere e doppio basso), Andy Poole (chitarra acustica e tastiere) e Rikard Sjöblom (tastiere, chitarre e cori) - hanno spontaneamente innescato un inatteso coinvolgimento del numeroso collettivo nella stesura di questo decimo lavoro di studio. Cosi se nel recente passato la fase di songwriting era territorio esclusivo del binomio Longdon-Spawton in “Grimspound” i polistrumentisti Sjöblom e Manners si sono resi complici della costruzione sonora di tre tracce e la violinista Hall ha curato buona parte della sezione arrangiamenti nonché partecipato al duetto d'epilogo As the Crow Flies. Ciò che ne è scaturito è un album intenso ed elegante, forse meno immediato di quelli che lo hanno preceduto, con liriche che dipingono - come da consueto trademark Big Big Train - vicende legate al folklore delle lande d'origine della band. Si racconta di assi dell'aviazione del primo conflitto mondiale nei dodici minuti dell'opener Brave Captain, di navicelle e scienziati in Experimental Gentlemen e di quanto possa rivelarsi ingannevole l'attuale società digitale nella title track Grimspound.
E se nel bel mezzo delle tessiture folk-medioevali di The Ivy Gate fa la sua comparsa la voce storica dei primi Fairport Convention Judy Dyble ed il cello di Philip Trzebiatowski sostiene le evoluzioni emersoniane della strumentale On the Racing Line, la delicata ballad Meadowland si rivela lo struggente tributo BBT al compianto John Wetton. Trame folk-rock, elementi fusion ed intuizioni progressive; è un raffinato sound ad animare il secondo volo di questo corvo (il nero pennuto intenzionalmente riproposto nell'artwork di copertina dopo la comparsa iniziale su “Folklore”) ribadendo quanto di buono già detto e scritto sui Big Big Train, ensemble dall'inesauribile potenziale saldamente inserito nell'élite del panorama rock del vecchio continente. E se, a causa del serrato susseguirsi di uscite discografiche dovessero insinuarsi velate perplessità sull'originalità della proposta, basteranno pochissimi ascolti per dissolvere qualsiasi dubbiosità. E rimanere ammaliati.
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