Andrea Labanca PER NON TORNARE
[Uscita: 26/01/2018]
Artista poliedrico e difficilmente riconducibile agli schemi consueti del cantautorato italico Andrea Labanca nella sua considerevole carriera ha sempre offerto prove di un certo spessore, di volta in volta tese verso una perenne evoluzione del costrutto letterario e musicale. Ed è certamente l’incontro e la collaborazione simbiotica con Gianluca de Rubertis a segnare le nove tracce del suo ultimo lavoro. “Per non tornare” si sarebbe definito un concept album in altri tempi ed effettivamente di questo si tratta con tema dominante la fuga, ma da intendersi in senso lato: da se stessi, dalla grigia quotidianità, da un amore, oppure (Kerouac docet) fine a se stessa. Le citazioni letterarie e culturali in genere abbondano, ma non affondano le armonie di Labanca e gli arrangiamenti di de Rubertis che con il suo preciso ed elegante lavoro di produzione regala un ottimo coefficiente di fruibilità all’intero disco come dimostrano le puntali Bretton Woods e Ardo che aprono all’ingresso dell’ammaliante Per non tornare. Il suadente mood de Il Lago di Costanza ci conduce per mano emozionale attraverso i viaggi fisico-mentali di Alba, Buio e soprattutto Guerra, affascinante nel suo incedere fra l’onirico e il surreale. Conclude il viaggio la cinica ironia malinconica di Facciamo l’amore in cui spicca l’ispirazione graffiante e irruente del miglior Rino Gaetano. Un bel disco che nella sua pur riconoscibile attitudine pop fra modernismo ed echi degli anni ’80 lascia percepire richiami anche a Jannacci, Gaber, Battiato. Bene così.
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