Lorenzo Lambiase LUPI E VERGINI
[Uscita: 05/12/2012]
# Consigliato da DISTORSIONI
A tre anni di distanza dall’ottimo “La Cena”, giustamente accolto da consensi unanimi di critica e di pubblico grazie anche alle numerose performance live e i molteplici e mirati passaggi via etere, esce ora “Lupi e Vergini”, il secondo album in studio di Lorenzo Lambiase. Il songwriter romano ci guida attraverso atmosfere oniriche e umbratili ricamando orditi sonori che legano ballate post-rock a echi di pop lisergico intriso di rimembranze anni ’70. Tornano alla mente senza dubbio i Tiromancino, ma si possono scoprire anche tracce del Moltheni più intimista. È un disco ben strutturato; le chitarre e le liriche arrivano al cuore così come certi riff che rimandano a grandi suggestioni sonore del passato. La title track e Contro il Vento procedono veleggiando verso orizzonti che avvertiamo come familiari. Con Periferia, La stanza di Winston e Julia emerge il sostrato elettronico che da leggera brezza armonica ora diventa vento dominante.
Al polistrumentista (suona la chitarra elettrica, il piano rhodes, batterie elettroniche, mellotron e campionatori) si affiancano i validi Daniele De Seta alla chitarra elettrica, Federico Camici al basso e Francesco Pradella alla batteria. C’è gusto e coerenza musicale, autentica urgenza creativa. Gospel è bellissima con la sua intro acustica che esplode in distorta disperazione. Alla produzione manca forse un po’ di dinamica e questo penalizza gli arrangiamenti che invece risultano curati ed eleganti. Un disco molto personale che suona sincero e passionale nella sua vellutata malinconia. Solo commuove come la lettera/confessione di un vecchio amico e La Grande Rivolta è l’epitaffio dolente e violento per un sentimento succhiato e dilaniato, sopraffatto dall’inevitabilità del destino cui si contrappone la ricerca di una qualche speranza nelle strade della città e nei tunnel della mente: “…la più grande rivoluzione sarebbe solo guardarsi più di tre secondi negli occhi senza distogliere lo sguardo… “. Un bel disco da godere in attesa di ulteriori, più che probabili, positivi sviluppi futuri.
Tracklist
1. Mani
2. Lupi e vergini
3. Contro il vento
4. Sulla riva
5. L’oro
6. Periferia
7. La stanza di Winston e Julia
8. Gospel
9. La strada
10. Solo
11. La grande rivolta