No Pair CHAOS AND ORDER
[Uscita: 29/12/2014]
#consigliatodadistorsioni
Fa molto piacere trovarsi di fronte a dei lavori che, non rispondendo necessariamente ad una comoda classificazione di genere, sembrano riflettere una scelta o una necessità di resistenza alla crescente entropia culturale che pervade il contemporaneo. Venendo al dunque: No Pair è uno dei numerosi progetti capitanati dal sassofonista e clarinettista Francesco Chiapperini, talentuoso musicista pugliese che, insieme al suo combo, dimostra di sapere bene come il jazz non sia la stanca riproposizione di alcune lezioncine accademiche, quanto piuttosto un'attitudine inclusiva capace continuamente di rinnovare se stessa. Ve lo diciamo subito e senza stancanti giri di parole: "Chaos And Order" è davvero un grande disco, ricco di numerose spinte centrifughe, esercitate anche da chiare influenze noise e post-core, che trovano un efficace complemento nel rigore delle partiture scritte da Chiapperini.
Ottima la padronanza della dinamica da parte di tutto il gruppo nell'elaborare atmosfere rarefatte ma tese che, in equilibrio tra parti scritte ed improvvisazione, evolvono in maniera del tutto naturale in risoluzioni a dir poco avvincenti nei quali dagli ostinati sentiamo liberarsi furiose urla di sax e clarinetto basso, esaltanti sferragliate di chitarra ed un drumming impetuoso ma sempre attento. I temi, dalle buone peculiarità narrative, spesso offrono la possibilità al voicing collettivo di intrecciarsi nel gioco di scambi tra unisono e contrappunto, sfruttando le possibilità timbriche e le potenzialità poliritmiche del quartetto. Intelligenza, padronanza tecnica, stile, maturità nell'interplay e sicuramente una buona dose di divertimento vengono sprigionate da queste sei tracce, ognuna delle quali potrebbe essere la migliore dell'album nel momento in cui la si ascolta. A tratti potrebbero venire in mente Charles Mingus o Eric Dolphy e immediatamente dopo Marc Ribot oppure John Scofield fino ad arrivare a The Jesus Lizard. Poco importa cercare di stabilire da dove vengano i No Pair, molto più importante è ascoltare dove stiano andando; sicuramente in una direzione in cui incontrando delle frontiere è bene che queste vengano superate. Davvero un buon ascolto.
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