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23 Gennaio 2014 ,

September Girls CURSING THE SEA

2014 - Fortuna Pop!
[Uscita: 06/01/2014]

september girlsLa parola “Girls” preceduta da qualcosa è da tempo diventata sinonimo di sonorità alla Phil Spector, coretti da gruppi femminili anni ’60 e chitarre a metà strada tra Jesus and Mary Chain e Raveonettes: di certo le dublinesi September Girls rientrano a pieno titolo in questa categoria. Le cinque ragazze irlandesi, formatesi nel settembre 2011 (ma l’origine del nome arriva da una canzone dei Big Star scritta da Alex Chilton) per due anni hanno dato alla luce una innumerevole serie di EP e singoli in edizione limitata per varie etichette per poi approdare nel 2013 alla Fortuna Pop per la quale pubblicano questo loro esordio full-lenght e nel quale, sono confluiti alcuni dei brani editi precedentemente, come Secret lovers, Green eyed, Ships e Heartbeats. Come si diceva all’inizio, l’impronta è chiaramente quella di un garage-pop di buona fattura la cui estetica si manifesta sin dall’artwork di copertina, chitarre e voci riverberate ab libitum che confezionano un lavoro gradevole che si lascia ascoltare dall’inizio alla fine. Sin dai primi due minuti della iniziale e turbolenta title-track si intuisce su che binari siamo, ma ci sono varie divagazioni che differenziano il lavoro delle Irlandesi ed in particolare una certa vena oscura.

 

Another love song infatti, con il suo organo e la linea di basso che ricorda i primi Banshees ci porta nel lato cupo della band così come accade con Green eyed con la sua batteria tribale che ritroviamo anche nella bella intro prolungata di Ships (che curiosamente era già uscita nel settembre scorso per la Haus of Pins, la stessa casa delle PINS con cui condividono l’attitudine lo-fi). Ritroviamo anche le chitarre dei Cure in Talking mentre il brano che si staglia come di punta è sicuramente Heartbeats con quella chitarra alla Johnny Marr e quel taglio psychedelic-pop da hit-radiofonica a rivelarci la parte più “leggera” delle ragazze. Mood che fa capolino nuovamente in Someone new mentre Money, riff alla Ramones avvolto in una spirale di organo e voci e Secret lovers dimostrano come le ragazze non temano di scrivere canzoni dal ritmo sincopato eSeptember Girls melodie dalla dolcezza quasi diabetica. La conclusiva Sister con la sua linea di basso profonda e di nuovo la batteria tribale ci riporta nel mood generale del disco.E’ in definitiva un buon esordio sulla lunga distanza quello delle Irlandesi, certo nulla di originale sia chiaro - c’è una profonda differenza tra originale ed interessante - e sicuramente questo “Cursing the sea”, rientra nella seconda categoria. Si differenzia da molte altre “girls” per un approccio più oscuro che le avvicina più ai primi Veronica Falls piuttosto che alle Vivian Girls, ma questo conta poco.  Si sente un po’ di ingenuità di fondo nel voler restare in certi canoni ma le potenzialità per evolvere in meglio ci sono tutte, da tenere d’occhio!

 

Voto: 6.5/10
Ubaldo Tarantino

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