Dylan Carlson CONQUISTADOR
[Uscita: 27/04/2018]
Stati Uniti
Dylan Carlson è il leader della band doom metal Earth, vanta una passata amicizia con Kurt Cobain e viene giudicato un innovatore del suono chitarristico “pesante”. Affrontare un’uscita in solitaria per sola chitarra, insieme alla slide baritonale di Emma Ruth Rundle (ex Nocturnes e apprezzata solista con tre lavori alle spalle) e a sporadici interventi percussivi di Holly Carlson (moglie di Dylan), è roba “da duri”, adatta ad insonorizzare scene di ipotetici western, tra i canyon e i deserti. Il pioniere (il “Conquistador”) scruta l’orizzonte in cerca di punti di riferimento mentre l’inquadratura si stringe, mettendo in risalto la sua barba di tre giorni e una goccia di sudore che scorre lungo la guancia impolverata, prima che socchiudendo gli occhi si porti alla bocca la classica borraccia per consumare l’ultima goccia. Ecco: se riuscirete ad ascoltare queste partiture senza provare quell’arsura e quella tensione allora il disco non fa per voi, perché è di musica evocativa che vi parliamo, musica nata per raccontare questa realtà di frontiera, musica ispirata da “Meridiano Di Sangue” di McCarthy, come dichiarato dall’autore stesso.
Non è certo un lavoro facile da affrontare ma meno difficile di quanto si possa ipotizzare, dato che le saturazioni di Dylan Carlson (nella foto) non risultano mai fastidiose e la brevità (32 minuti in tutto, suddivisi in cinque brani) consente di mantenere inalterata l’attenzione. Non ha molto senso descrivere singolarmente brani che vanno ascoltati in sequenza per rispettare i tempi della storia: l’aridità assolata, i tramonti, i crepuscoli, le notti. Assicuratevi di porvi all’ascolto muniti di pazienza, generi di conforto (soprattutto liquidi) e lasciate che la fantasia vi porti ad Ovest, cavalcando la Storia.
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