Peter Murphy BARE-BONED AND SACRED
[Uscita: 10/03/2017]
Inghilterra
Conosciuto prima di tutto per essere stato il frontman dei seminali Bauhaus nei primi anni ’80, Peter Murphy ci regala un live semi acustico che è la cronaca dei suoi concerti del 2016: lo “Stripped Tour”, come suggerisce il titolo, proponeva versioni ridotte all’osso nonché alla pura essenza di molto del suo materiale solista (dieci album pubblicati nell’arco di trent’anni) con inserti di episodi Bauhaus. “Bare-Boned And Sacred”, su Metropolis Records è un sunto di quella esperienza, registrato nell’Aprile dello scorso anno a Le Poisson Rouge di New York: 12 tracce che riprendono lo spirito del tour che ha visto Murphy coadiuvato sul palco dal chitarrista John Andrews e dal bassista/violinista Emilio “Zef” China.
Del Murphy solista compaiono classici come All Night Long, A Strange Kind of Love e Marlene Dietrich’s Favourite Poem, più materiale estratto dall’ultimo lavoro in studio “Lion” ed un medley di due canzoni dei Bauhaus, King Volcano e Silent Hedge. ----- Quindi una cover di Bewlay Brothers, sentito tributo al David Bowie di “Hunky Dory”, a confermare ove ce ne fosse stato bisogno l’influenza che l’artista recentemente scomparso ha esercitato anche su Murphy, che l’aveva già omaggiato in modo consistente con i Bauhaus.
Vista la poca notorietà del lavoro solista di Murphy, svolto sempre senza clamori, molte delle canzoni presenti saranno note solo allo zoccolo duro di fan che il nostro ha saputo costruirsi negli anni, ma a ben vedere, data la vitalità e il mood che queste tracce riescono a trasmettere (cosa non così scontata per un disco live”) si tratta un disco che sicuramente merita un ascolto anche da parte dei neofiti del nostro, per poter iniziare a conoscere ed apprezzare una carriera che è andata ben oltre il gothic rock degli anni ’80.
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