New Age Steppers Avant Gardening
[Uscita: 19/03/2021]
No, non siamo di fronte ad un improvviso ripensamento, quello di Adrian Sherwood, che nel 2012 con “Love Forever” ha definitivamente chiuso l’avventura dei New Age Steppers, dando alle stampe gli ultimi brani realizzati con l’amica e collaboratrice di lunga data Ari Up, la cantante di origine tedesca prematuramente scomparsa alla fine del 2010. “Avant Gardening” è una breve e assai succinta raccolta di B-Sides e rarità mai ufficialmente pubblicate - almeno sul mercato occidentale - dal collettivo britannico durante i gloriosi primi anni ’80. Pur nel ricordo della bella voce di Ari, l’ascolto di questo album composto di soli dieci brani non colpisce particolarmente, in quanto al di là della rarità di queste dieci canzoni è davvero difficile trovare un pezzo degno di particolare attenzione oltre all’apprezzabile ed intrigante “Izalize”. Certamente, vi è modo di apprezzare l’eterogeneità di sound dell’eclettico act, capace nel corso della carriera di spaziare fra reggae, dub e post- punk, ma risulta davvero incomprensibile la scelta di raccogliere queste canzoni in un album a sé stante: questa scelta, sotto l’aspetto più puramente strutturale e filologico, riesce solo a dar vita ad un lavoro disomogeneo e a tratti spiazzante, che in sé non rende giustizia all’originalità dei New Age Steppers. Almeno dal punto di vista di chi vi scrive, sarebbe stato assai meglio realizzare questa collezione come quinto disco del cofanetto “New Age Steppers: Stepping Into a New Age 1980 - 2012”, la raccolta completa di tutti i lavori in studio del collettivo dei NAS, in modo da contestualizzare meglio la pubblicazione di questi brani all’interno della discografia della band. Stante la sua particolarità, “Avant Gardening” è una collezione che ci sentiamo di consigliare solamente ai completisti e ai cultori della band che non abbiano avuto modo di ascoltare queste canzoni su disco (N.B. l’album è fisicamente pubblicato in solo formato 33 giri). Per chi invece non conoscesse i NAS, è certamente meglio approcciarsi al loro sound col succitato cofanetto per avere una migliore panoramica sull’estro di Adrian, Ari e dei tanti musicisti che hanno collaborato a questo collettivo cult della scena britannica.
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