When Nalda Became Punk A FAREWELL TO YOUTH
[Uscita: 5/02/2013]
I When Nalda Became Punk sono un duo spagnolo qui al loro esordio sulla lunga distanza per la label statunitense Shelflife Records, fondatrice è la cantante e chitarrista Elena Sestelo che inizia la sua carriera musicale da solista nel 2006 con il moniker Nalda, nel 2010 prende il nome attuale e presto si aggiungerà Roberto Cibeira alla chitarra, keyborads e seconda voce. Dopo aver dato alle stampe una manciata di singoli, spesso in sola edizione digitale, per questa loro prova sulla lunga distanza hanno scelto un produttore come Ian Catt, conosciuto per il suo lavoro con Saint Etienne e Field Mice, mentre il disco è stato registrato nei Kaju Studios di Vigo, città natale della Sestelo. Già da questi accenni avrete capito cosa vi aspetta: un dream pop, delicato, dai toni morbidi e dalle melodie di immediata e accattivante presa, una voce femminile dai toni vellutati e sognanti. Gli arrangiamenti si basano su chitarre ritmiche jangly, drum machine dal ritmo veloce e pimpante e fuggenti e sbarazzini interventi delle tastiere e dell’elettronica, perché a dispetto del titolo che sembra annunciare un’opera di intensa malinconia e nostalgia per il tempo che passa, "A Farewell To Youth” è fondamentalmente un album pieno di energia e di buonumore, ideale per accogliere i primi caldi e le brezze dolci della primavera.
Un’opera per teenagers, se non fosse chela Sesteloha ormai superato la trentina, perfetta colonna sonora per fugaci e travolgenti amori giovanili, per accogliere il risveglio primaverile della natura, ma giusto con quel pizzico di retrogusto amaro che l’implacabile scorrere delle stagioni ci lascia addosso. E infatti il disco è perfettamente godibile anche per chi l’età giovanile ha lasciato da troppo tempo, sulle sue sognanti note si può così riandare al tempo che fu, alle occasioni perdute che non ritornano. Per chi conosce il pop di terra iberica i When Nalda Became Punk sono abbastanza distanti dai gruppi dell’etichetta madrilena Acuarela come Migala o Aroah, decisamente più intimisti, intellettuali e tendenti allo slowcore, ma si possono accostare al pop più spensierato e dagli accenti surf di Vacaciones oLa PequeñaSuiza, ma fra gli ispiratori della loro musica è evidente il debito verso gruppi come gli Heavenly della compianta Sarah Records e gli scozzesi Belle and Sebastian. In poche parole se fra i vostri ascolti il dream pop e il twee pop hanno un loro posto la musica del duo spagnolo non vi deluderà. E il punk del moniker? Niente furia e rabbia fra questi solchi, ma il ritmo veloce e trascinante di buona parte dei brani può apparire un suo lontano parente.
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