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9 Ottobre 2015

Wooden Legs WHAT ARE YOU LOOKING FOR?

30 maggio 2015 - Autoproduzione

Wooden Legs WHAT ARE YOU LOOKING FOR?Triestini, ma con l'anima irlandese, i cinque componenti dei Wooden Legs, band formatasi nel 2008, e che si è fatta le ossa calcando i palchi di numerosi festival dedicati alla musica celtica e folk, sia in Italia che in Europa. Un legame fra il brullo Carso e la verdeggiante Irlanda che evidentemente trae ispirazione fin da James Joyce e che i Wooden Legs rinverdiscono con la loro passione per il folk celtico. “What Are You Looking For?” è il loro secondo lavoro, il debutto era avvenuto nel 2011, e fin dal titolo rappresenta un invito a lasciarsi trascinare dall'energia della musica. I componenti della band, tutti provenienti da studi al conservatorio, fanno valere l'ottima preparazione tecnica e riescono a comunicare a chi ascolta tutta la trascinante passione che li anima. Gli strumenti della tradizione celtica ci sono tutti: chitarra, violino, il flauto anche nella versione popolare irlandese di tin whistle e low whistle, il bddhran, ma ci sono anche il mandolino, percussioni provenienti dalla tradizione africana come lo djambé che contribuiscono ad arricchire la gamma sonora.

 

In questo album tutto sembra funzionare per bene, sia negli strumentali che nei brani cantati, suggestivo l'uso dei cori e l'alternarsi di voci soliste dal timbro diverso, fra gli strumenti  un ruolo peculiare appartiene al violino e al flauto che colorano di fiabesco e, a volte, di una sottile vena nostalgica la musica. Musica fondamentalmente conviviale e festaiola, che sprigiona energia vitale e contagiosa, che abbiate o meno gambe di legno vi riuscirà impossibile tenerle ferme e vi troverete inevitabilmente a battere il tempo, se non a ballare. Musica che sa di birra, balli agresti, spirito anarcoide e ribelle, senso conumitario, di tutto l'immaginario irlandese che cinema, musica, letteratura hanno contribuito a costruire. Esprimono bene il senso della loro musica le parole del coro di Helmet on the Ground, composta dalla flautista Alice Porro: «We sang in towns mountains and jails / we arrived by bus, car or by cart / We palyed as much as you have the nails / maybe I can say this was an art.».

Ignazio Gulotta

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