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7 Gennaio 2015

My Speaking Shoes SIAMO MAI STATI

2014 - Autoproduzione

My Speaking Shoes SIAMO MAI STATI  Imprescindibile partire dal grande talento di Camilla Andreani per descrivere il secondo lavoro dei My Speaking Shoes. Una voce che per magistrale padronanza tecnica ed espressiva è, senza dubbio, la carta vincente del combo di Sassuolo. Hardcore, Hard Rock, Speed... niente definizioni. Parliamo di grande musica. Si parte alla grande con la funanbolica Estatina. La voce di Cami svetta sul superbo intarsio sonoro tessuto da Matteo Musini (chitarra), Alessandro Davoli (basso) e Luca Fiandri (batteria). Dopo il folgorante esordio di "Holy Stuff" del 2012, la band emiliana si cimenta con la lingua italiana, ostica per altri, ma non per loro. Camilla la domina e la esalta piegandola alla sua sublime maestria vocale. Grande riff d'apertura per un disco che scatena brividi d'adrenalina dalla prima all'ultima nota. Citare gli Uzeda è banale, ma facciamolo. Ma c'è molto, molto di più. Baba Yaga è un trionfo noise. Non me ne vorranno gli Shoes se intravedo in essa lampi del miglior rock'n'roll d'antan. Un lisergico giro di giostra meravigliosamente impazzita fra schegge incandescenti di Steve Albini e Black Sabbath ascoltati a 78 giri. Calci ad ogni genere musicale con il terzo pezzo. E' bello ascoltare raziocinio nel caleidoscopico turbine sonico di un pezzo che andrebbe studiato a fondo da molti gruppi che si accingono a fare musica "estrema" in Italia. Non bastano un Marshall e un distorsore e una gola (citazione dai Venom) per andare oltre. Il rock non è una gara di dragsters. Lo stesso dicasi per la splendida La persona che conta di più è sempre quella che non c'è. Ci sono radici profonde nella musica di questa fantastica band. Grande lavoro di Alessandro e Luca in questo pezzo. Come d'altronde in Siamo mai stati , quasi una jam "psichelettrica". Entusiasmante la performance vocale di Camilla nella tellurica e devastante Sirene. Bello l'arpeggio che, per un attimo,  lacera la struttura. Figu  è nata per essere un hit. Se non fosse stantio dirlo è un capolavoro. Cambi di tempo e di stile. Da brividi. Fondo è un tappeto volante sulle mille e una nota di questo scrigno magico che è "Siamo mai stati". Che bello ascoltare un gruppo che sa cosa vuole  suonare e sa quello che suona. Altra meraviglia è Tagli. Se volete lacerarvi l'anima con lame soniche di puro piacere ascoltatela. ««Sono diventata grande nonostante il tuo amore…» : piccolo esempio dei superbi testi di Camilla tratto da Le mani uguali che con La Schiuma chiude splendidamente un disco da applausi.

Maurizio Galasso

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