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3 Settembre 2012

Andrea Braido RELIVE

2012 - Daigomusic

andrea braidoDopo l'ultimo album uscito nel giugno del 2012 "Andrea Braido with Bulgarian Symphony Orchestra", il noto chitarrista Andrea Braido rilancia un suo lavoro registrato tra il '99 ed il 2000: “Relive”. Questo progetto parte nel 2000 grazie all’interesse del produttore della Daigomusic Nicola Albano, scaturito durante un concerto del trio Braido-Ragazzoni-Olivato: il groove e l’impatto sonoro dimostrati nell’esecuzione dei classici del repertorio braidiano lo inducono immediatamente a far partire un progetto discografico che avrebbe raccolto tutte le caratteristiche del “sound Braido”. Anche l’etimologia del titolo dell’album è collegata alla sua origine: infatti, il prefisso “re” sta ad indicare che le composizioni non sono inedite, ma tuttavia mai state destinate ad una vera e propria divulgazione; invece “live” per aver usato per la maggior parte delle tracce la registrazione in presa diretta, riempite da sovra incisioni dello stesso Braido. Sicuramente l’intento del produttore è pienamente realizzato, poiché i lineamenti della musica del chitarrista trentino sono ben evidenti ed espongono la ricchezza di sapori del suo sound. Ognuna delle dieci tracce del disco è caratterizzata da sonorità e stili compositivi peculiari, rendendo così quest'album una tavolozza di suoni tutta da ascoltare.

 

Braido ha registrato quest’album con il suo trio, intervenendo talvolta anche lui come batterista e bassista, e servendosi della collaborazione di altri musicisti di grande importanza quali il percussionista Leo di Angilla, il tastierista Oscar Marchioni e la voce solista di Chris Lirussi, la quale arricchisce i brani Jungla e Nighter World cantando in unisono con la chitarra soffusa da leggeri delay, creando atmosfere New Age dal gusto mediterraneo. Diversi sono i brani in cui emergono le origini fusion di Braido, tra i quali Eleonor Love, caratterizzato da sfumature a – là Gambale, e Metal Samba, nel quale la chitarra di Braido regala all’ascolto reminiscenze orientali mischiate all’aggressività della distorsione. Non mancano le influenze blues-rock come in Un Cow-boy Quasi Simpatico, dove il fraseggio chitarristico serpeggia tra i travolgenti riff elettrici tipicamente hendrixiani. Brano emblema di questo disco è sicuramente Spingi, per il particolare carattere compositivo, tipico delle esecuzioni live: l’introduzione in stile delta blues, gli scambi di soli tra Marchioni e Braido, ma soprattutto la fine del brano, lasciano pensare ad una vera e propria esibizione live. Un progetto ben riuscito che sarà sicuramente apprezzato sia nell’ambiente dei musicisti, sia dagli ascoltatori di musica strumentale.

 

Salvo Coppola

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