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16 Agosto 2015 , ,

Verbaspinae TRE

31 maggio 2015 - Onimo Records

Verbaspinae TREEsattamente a tre anni dal progetto “Maccanica” viene distribuita dalla indie-label Onimo Records la nuova ed inedita realizzazione “Tre” della band dei Verbaspinae. Con una formazione ridimensionata a tre elementi, l'ensemble milanese ritorna a percorrere i suoi, quanto mai originali, sentieri sperimentali sospesi tra elucubrazioni post-rock ed intrecci elettro consegnandoci un'opera emotivamente intrigante dalle molteplici sfaccettature artistiche e di genere. Il tastierista Igor Notte (oltre ad esibirsi al piano, al synth e alle electro drums) firma la registrazione, la produzione, il missaggio e l'artwork di copertina; i chitarristi Germano Allegrezza e Marcello Giacalone completano la line-up rendendosi artefici della scrittura delle liriche presenti in tre brani del disco.

 

Nove tracce, prevalentemente strumentali, disegnano il percorso musicale di “Tre”; il prologo è affidato al crescente incedere delle itineranti e dilatate armoniche delle chitarre di Vyger ed anticipa Ieridomani, convulso mix di frenetici battiti sintetici ed ansiogeni rintocchi di corde distorte. E' la recitazione faticosa e claustrofobica, affidata alla voce di Germano Allegrezza, a caratterizzare le fredde trame de Il pezzo mentre nella successiva Novantuno è il sussulto dell'elettro-batteria a prendere per mano le misurate evoluzioni del synth. La title track, giunge a metà scaletta, regalando con la sua artefatta ed offuscata atmosfera attimi di assoluta distensione; il clichè si ripete nella seguente L'antidoto, composizione dal leggero pathos ipnotico e distaccato.

 

Il pizzicato in Alice riporta in alto le ritmiche del lavoro in una sorta di danza folk dai luminosi riflessi così come di assoluto impatto risulta il meditativo testo diParole, raffinato passaggio dai tratti cantautorali. Gli impulsi manipolati e stridenti di Ergot sigillano “Tre” riconducendo l'ascoltatore di turno in un artefatto contesto dalle venature vintage space-rock. L'imprevedibile itinerario multicolore disegnato dalla track-list si rivela una delle carte vincente di questo nuovo interessante lavoro dei Verbaspinae, abili nel confezionare un disco che galleggia, nella sua assoluta sperimentazione, tra elettronica e rock vestendosi talvolta di riverberi ambient. Una successione di contrastanti suggestioni che trovano negli articolati arrangiamenti il loro significativo punto di incontro a testimonianza della bontà delle intenzioni artistiche e della abilità tecnica del gruppo.

Alessandro Freschi

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