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3 Dicembre 2015

Yes Daddy Yes GO BANANAS

20 Ottobre 2015 - Autoproduzione-Lunatik

Yes Daddy Yes GO BANANASGo bananas” è il titolo del secondo disco degli Yes Daddy Yes, gruppo proveniente da Agropoli (SA), formato da Paolo Coppola, Fabio Mitrano, Andrea Benevento, Enzo Della Torre e Giuseppe Mondelli, a due anni di distanza dal debutto “Senza religione”. La produzione artistica è passata nel frattempo dalle mani di Enzo Moretto degli A Toys Orchestra, gruppo con cui c’è stato anche scambio di elementi, a quelle di Daniele Amoresano. Il gruppo canta in inglese e ci presenta un pop rock di piacevole ascolto e fattura. L’impianto è molto british, voce leggermente nasale, melodie veloci ma tendenti alla malinconia, chitarre in evidenza col basso a fornire l’architettura portante. I ritmi sono sostenuti, con variazioni all’interno della stessa canzone e le chitarre che alternano accordi e fraseggi sincopati: una canzone come Days before wedding non stonerebbe nel catalogo Creation. Difficile preferire un brano ad un altro, il disco mantiene una buona qualità media, si alternano brani più melodici, con altri più grintosi, che alle influenze anni ’60 aggiungono quelle della new wave e del rock alternativo dei gironi nostri, sempre mantenendosi però molto cantabili.

 

Modernize, molto sincopata, ci ricorda i gruppi inglesi più scanzonati e satirici, dai Kinks agli XTC; Sermonize, a dispetto del titolo è allegra e jingle-jangle; Leave’ em, molto garage con l’assalto di chitarre fuzz e un notevole tour de force di basso e batteria, è la canzone più riconducibile a un mondo sotterraneo che in Italia è stato poco frequentato, se non negli anni ’80 più oscuri. Tearful si apre con un flautato mellotron che fa tanto campi di fragole eterni (ecco, non volevamo fare paragoni troppo ingombranti, ma a volte capita), ma non si tratta di sterile imitazione, ma omaggio alla classicità. Nel prefinale il gruppo osa l’inosabile: propone una cover di Imagine, di John Lennon. Per chiudere, una ballata dall’attacco molto intimista, per poi scatenarsi nell’elettricità, Inner freak, programmatica sin dal titolo. Gli Yes Daddy Yes hanno però la capacità di stravolgerla nel ritmo e persino nella melodia; per quanto il brano sia riconoscibile rimane molto alterato rispetto all’originale e i salernitani vincono la sfida con una delle canzoni più famose al mondo. Per concludere, Go Bananas è un disco che si ascolta con grande piacere. La provincia rock si conferma scrigno di scoperte continue.

 

Alfredo Sgarlato

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