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16 Settembre 2012

The Great Saunites DELAY JESUS ’68

2011 - Hypershape Records/Il Verso del Cinghiale

The Great SaunitesI Great Saunites vengono da Lodi e sono un duo basso e batteria. Oltre a propendere per questa soluzione piuttosto insolita, decidono di restringere ulteriormente il campo delle possibilità proponendo esclusivamente brani strumentali. “Delay Jesus ‘68” risente volutamente di una certa claustrofobia delimitata dalla sfida intrapresa dal gruppo, facendosi dunque apprezzare in partenza per il coraggio della proposta che li mette di fronte a una condizione non facile. I pezzi dell’EP in questione sono solo tre anche se di durata considerevole, almeno la title-track che sfiora il quarto d’ora. A questo punto si capisce che un po’ di coraggio è richiesto anche da parte dell’ascoltatore, e che i Great Saunites non cercano di sicuro la strada dell’immediatezza e del ritornello canticchiabile. Il suono d’insieme è corposo e massiccio e solo di tanto in tanto si colora di qualche intervento di tastiera e flauto suonati dal batterista L.Layola, mentre il basso di Atros alterna fraseggi in scioltezza ad accordi pieni e distorti.

 

I brani scivolano tra momenti più cadenzati di stampo math-rock e altri più rarefatti decisamente psych anche se l’essenzialità degli elementi in gioco, ha il pregio di non conferirgli un’appartenenza ben precisa. Pur riuscendo ad evitare  di scadere nell’autocompiacimento o nell’esercizio fine  a se stesso, se nella dimensione live trovano sicuramente il loro punto di forza, sul disco in alcuni momenti il risultato rischia di  diventare un po’ ostico.  “Delay Jesus ‘68” si conferma come un bel lavoro per un gruppo che cerca di guardare oltre, e i Great Saunites un’ottima sezione ritmica come confermato dalla loro uscita più recente (“Delay Jesus ‘68” è del febbraio 2011) condivisa con Lucifer Big Band, in cui gli orizzonti si ampliano attraversando atmosfere ambient-dark e che personalmente ho trovato più convincente. Lascio a voi la scelta ora.    

Federico Porta

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