Bromance Bromance

Il rock’n’roll brutto, sporco e cattivo, le chitarre che sputano riff potenti e grezzi, una sezione ritmica che pulsa selvaggia e implacabile, una voce che urla rabbia, incubi, disperazione, ecco la musica che propongono i bolognesi Bromance in questo Ep di debutto. I quattro componenti non sono certo dei ragazzini, ma hanno avuto esperienze in diverse band della scena alternativa italiana. Il bassista Gianluca Modica con Ofeliadorme e Letherdrive, il chitarrista Angelo Casarrubia e il batterista Marco Scarabel nei Buzz Aldrin e il cantante Peter Smith nei Boozers, L’Ep inizia con la torrida Twin Chicks che sa di zolfo e acido, con un giro di basso oscuro e un drumming tribale a infiammare un garage rock che sa di bassifondi e melma, la successiva Blow My Dice è una scheggia di punk sporcata da accenni melodici e prepara il sabba dark e decadente di Four Seasons Souvenir fra il Lou Reed più marcio e l’eleganza dei Bauhaus, a disegnare lo scenario di una società in cui i peggiori incubi distopici si stanno inesorabilmente manifestando in tutto il loro orrore. Stesso scenario oscuro e inquieto anche nella tesa fino al parossismo Hard Black Suit, a chiudere una Doubt On The Balcony Boudoir poco più di due minuti di garage dalle tinte punk, il brano più orecchiabile del lotto pur mantenendo il mood cupo che caratterizza tutto questo lavoro d’esordio dei Bromance, un nome da tenere d’occhio.