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10 Marzo 2015

Bergamo Jazz 2015 Bergamo Jazz 2015 - 37a edizione 15-22 Marzo 2015,


bergamoIl festival primaverile di Bergamo Jazz si conferma anche nella 37a edizione una rassegna forte di contenuti, in grado di coniugare la modernità della tradizione e dell'innovazione, con uno sguardo attento alla didattica e ad altre discipline artistiche (il cinema) che con il jazz ha intrecciato rapporti fecondi. Sotto la direzione artistica di Enrico Rava (al quarto anno), il programma raccoglie il meglio che il jazz del terzo millennio propone, senza distinzioni di stili o autoreferenzialità (dal post-bop al jazz vocale, alla ricerca di nuovi linguaggi o territori sonori). Forte di un radicato rapporto con la città e con le realtà locali (Jazz Club Bergamo, CdpM, Lab80) Bergamo Jazz 2015 si apre con Jazz Movie (15-18/03) una piccola ma preziosa rassegna di sei pellicole dedicate al jazz, tra cui We Insist (1964) e Appunti per un film sul jazz (1965) di Gianni Amico.

 

La didattica: dal 19 al 21 marzo all'Auditorium di Piazza della Libertà, il CDpM – Centro Didattico Produzione Musica Europe coinvolge allievi e studiosi su Jazz, energia del pianeta, il tema che l'Unesco ha scelto per l’International Jazz Day; in programma altri due incontri su Lo strumento voce dall’Africa al Jazz e Jazz, un cammino di libertà.

Le attività collaterali si concentrano in due momenti particolarmente significativi, in programma presso la Domus Bergamo di Piazza Dante:

BERGAMOJAZZ 2015Venerdì 20 marzo, alle 18,30 An Afternoon with Miles, guida all’ascolto dei tesori di Miles Davis con Enrico Merlin svelati da uno dei massimi esperti del grande trombettista.

Domenica 22 marzo, Storie di jazz raccontate da Paolo Fresu, Enrico Rava e Aldo Romano: "Parigi, Chet, Miles. Tre grandi uomini del jazz dialogano fra loro, improvvisano utilizzando l’arte della parola come vero e proprio strumento musicale.".

 

I concerti di maggior richiamo, dal 19 al 22 marzo.

Giovedì 19, al Teatro Sociale di scena il jazz italiano: un doppio concerto, prima con il trio del brillante pianista Stefano Battaglia e poi con il duo Gianluigi Trovesi (sassofoni) – Gianni Coscia (fisarmonica).

Venerdì 20, al Teatro Donizetti, apre la serata il gruppo dell'eclettico batterista Jeff Ballard Fairgrounds, che coniuga bene ritmi afro-funk ed elettronica. A seguire l'indiscussa star del festival, la vocalist Dianne Reeves, autentica regina della black-music, declinata in tutte le sue forme.

 

Break_Stuff_Cover_400_400_s_c1Sabato 21, alle 17 all'Auditorium di Piazza della Libertà, il trio di Vijay Iyer, forse il  miglior pianista degli ultimi anni, che presenta il suo ultimo Cd "Break Stuff" (Ecm).

Alle 21 al Teatro Donizetti, prima il gruppo del bassista Michael Formanek Cheating Heart Quintet, che annovera anche il sassofonista Tim Berne, in grado di sintetizzare la composizione e l'improvvisazione; poi, per gli amanti del funky, il trombonista di James Brown Fred Wesley And The New Jb’s.

 

La giornata di chiusura, domenica 22 marzo, si apre al mattino (ore 11) all'Auditorium di Piazza della Libertà con il trio del pianista italiano emergente Fabio Giachino. Alle 17, turnernella stessa sede, il post-rock di Nels Cline Singers (con Wilco dal 2004). Degna conclusione alle 21 al Teatro Donizetti, prima con il quartetto del sassofonista Mark Turner (con Ambrose Akinmusire alla tromba): Turner, a detta di Rava, è il miglior artista jazz del momento. Seguirà il gruppo Palatino con Paolo Fresu (tromba), Glenn Ferris (trombone), Michel Benita (contrabbasso), Aldo Romano (batteria): artisti che hanno scritto una parte importante della storia del jazz europeo sino dalla sua formazione nel 1996.

Luciano Viotto

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