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12 Gennaio 2013

Tristan Egolf IL SIGNORE DELLA FATTORIA

2001 - Frassinelli

frassinelliContinua la nostra operazione recupero di validi libri usciti negli anni scorsi, grazie al lavoro del nostro Alfredo Sgarlato: speriamo possa essere di vostro gradimento (P.W.B.)

 

 

La vita di Tristan Egolf è già un romanzo. Nato in Spagna da genitori americani nel '71, lascia gli studi per diventare un musicista punk, poi gira l'Europa mantenendosi suonando per strada e intanto scrive un romanzo, “Il signore della fattoria”, rifiutato da almeno cinquanta case editrici. Finchè una sera, a Parigi conosce una ragazza, che guarda caso è la figlia dello scrittore Patrick Modiano che lo propone all'editore Gallimard (come dire Einaudi in Italia). Accolto in Europa come un capolavoro Il signore della fattoria (1998) negli USA passa inosservato. Egolf fa perdere le tracce. Solo dopo quattro anni pubblica un altro libro, “Concerto per archi e Louise”, che la critica americana apprezza molto e il pubblico poco. Si dice sia diventato un barbone. Si fa notare come attivista politico con performance pubbliche anti Bush. Nel 2005 viene trovato morto, probabilmente suicida. Il signore della fattoria piacerà, e molto, a chi ama la letteratura americana più classica, quella che ha in Faulkner e Steinbeck i padri nobili e in Cormac Mc Carthy l'epigono più grande. 

 

È una storia di ascesa, caduta e vendetta sullo sfondo di un 'America profonda e rurale, dove la lotta per la vita è ancora all'ordine del giorno: l'ambientazione è contemporanea, ma leggendolo ci sentiamo portati ai tempi della Grande Depressione. Il protagonista, Kaltenbrunner, è è il classico “dropout”, emarginato, di cui Huckleberry Finn o Charlot sono la versione poetica. Lui invece, così introverso da sembrare ritardato, è invecetristan geniale, ma le circostanze della sua vita ne faranno un genio del male. Lo stile non è semplice, periodi lunghi e nessun dialogo, ma la lettura conquista da subito ed è difficile posare il libro sul comodino. La storia è raccontata da un narratore sin troppo onnisciente, a creare un distacco dall' iper-realismo delle descrizioni. Stona però qualche aspetto della traduzione italiana, alcuni termini non sono ben definiti (per esempio alcuni personaggi definiti “troll”, non si capisce bene chi siano), ma è l'unico piccolo difetto di un grande romanzo. Peccato che Tristan non possa darcene altri.

 

Nota: il romanzo è fuori catalogo, va cercato nel circuito remainder 


Alfredo Sgarlato
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