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16 Marzo 2015

Mark Knopfler TRACKER

2015 - Virgin-Emi
[Uscita: 16/03/2015]

Scozia    #consigliatodadistorsioni

 

coverVi sono dischi in cui si avverte l'urgenza di raccontare la strada percorsa, i viaggi, le persone reali ed immaginarie incontrate e, soprattutto, la musica di tutta una vita. In questo senso, "Tracker" è un variopinto atlante che ricompone e descrive i frammenti dei luoghi in cui il chitarrista di Glasgow ha lasciato una parte di sé, e che adesso ci vengono restituiti attraverso un racconto intimo, fatto di undici canzoni. A quella assoluta riconoscibilità del tocco e della voce di Knopfler si aggiunge la maturità di chi sa mettersi da parte, tralasciando quella centralità che ci si aspetterebbe da uno come lui. Infatti il disco, registrato negli studi del British Grove di Londra, è caratterizzato da una produzione pulita e morbida che valorizza il contributo di ogni singolo musicista, rendendo la sensazione di essere di fronte all'album di una band piuttosto che ad un'opera solista. I musicisti che suonano accanto a Knopfler sono tutte vecchie conoscenze: Guy Fletcher alle tastiere, John McCusker al violino, Mike McGoldrick  al flauto, Glenn Worf al basso e Ian Thomas  alla batteria. Laughs and Jokes and Drinks and Smokes apre le danze con un basso sincopato che pare richiamare i sussulti di una “take five” di brubeckiana memoria, immergendosi subito dopo nella coralità di un'atmosfera dal mood irlandese, con una coda strumentale in cui violino e chitarra si fondono in una circolarità che pare senza fine.

 

I toni si fanno sommessi con Basil, dedicata al poeta Basil Bunting, con le parole che disegnano il tenue ritratto della difficoltà di vivere:Lovers will lie and make out in the park / Basil puts on his old duffel and scarf / And goes out into the dark”. Con River towns si ha il senso del viaggio in un loop armonico che subisce una leggera stratificazione degli markstrumenti e dai leggeri fraseggi del sassofono di Nigel Hitchcock. Mentre con Skydiver la slide introduce una melodia quasi beatlesiana; Mighty man ricorda pericolosamente la linea melodica di Belfast child dei Simple Minds. Proprio con questi ultimi Knopfler condivide l'amore per la Sicilia celebrato in Lights of Taormina, scritta in occasione del concerto tenuto al Teatro Greco il 16 luglio del 2013 in cui la natura, la storia e la mitologia fanno da sfondo alla narrazione dell'amore di una giovane coppia. Con il singolo Beryl, che ha anticipato l'uscita dell'album, Knopfler sfodera quella Stratocaster che ha fatto il suono dei Dire Straits assieme al repertorio di quei bending che hanno reso inconfondibile la sua mano. La tracklist si chiude con la ballad Wherever I Go, con la partecipazione della cantante Ruth Moody: qui la leggera saturazione della chitarra si confonde con la voce di un sassofono che, però, deraglia sulle frequenze di Kenny G. Tracker è la prova convincente di un artista che non deve dimostrare nulla e che è ancora capace di scrivere canzoni che hanno la stessa sostanza degli elementi fotografati sulla copertina del disco, il cielo e la terra.

 

Voto: 7/10
Giuseppe Rapisarda

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