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27 Novembre 2019 ,

Rachel Grimes The Way Forth

2019 - Temporary Residence
[Uscita: 01/11/2019]

Rachel Grimes, pianista di formazione classica, è nota al pubblico del rock per la sua partecipazione al gruppo Rachel's, formato a Louisville dall'ex Rodan Jason Noble, che del cosiddetto post-rock rappresentò l'ala meno rock; più sperimentale il primo Lp, più vicini al neo-romanticismo dell'ultimo Michael Nyman i seguenti, per raggiungere il miglior risultato con "Selenography" (1999), intriso di sonorità balcaniche. Dopo lo scioglimento del gruppo, Rachel Grimes ha intrapreso la carriera solista. "The Way Forth" è il suo settimo album solista, compresi un live e due colonne sonore, ed è un concept album piuttosto particolare. Cercando tra i cimeli di famiglia suoi e altrui, Rachel ha voluto ricostruire un percorso attraverso la storia delle donne del Kentucky dal 1775 a oggi, partendo da foto, lettere, documenti, cartoline, quasi fosse una caccia al tesoro. Un'operazione sulla memoria simile a quella che sta portando avanti, in un contesto radicalmente diverso, Matana Roberts col suo progetto "Coin coin". Sfortunatamente la concezione programmatica del disco incide negativamente sul risultato: "The Way Forth" è un disco troppo frammentario, e troppo slegato nei singoli brani. In alcuni brani, come Postcard For Pauline, fortunatamente brevi, la musica è semplice commento sonoro di un testo raccontato, come se stessimo seguendo un documentario senza vedere le immagini. Altri brani sono più strutturati secondo la forma canzone, con voci generalmente femminili o cori, e basati su arrangiamenti di archi e piano; per esempio l'iniziale Got Ahold Of Me o Sisterhood Of Man: sono i momenti più riusciti, ma si avverte comunque una certa derivatività dai modelli, soprattutto il Nyman di "The Piano". Ci sono anche influenze del prewar folk, come in The Hysterical Society, si tratta dei brani più godibili, anche in virtù dei ritmi allegri, ma ci sembrano un po' lontani dalla sensibilità della Grimes, che si esprime meglio in passaggi più lirici come There Is No Other. In definitiva, un esperimento lodevole nelle intenzioni, ma consigliabile solo ai completisti.

Voto: 6/10
Alfredo Sgarlato

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