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13 Ottobre 2013 ,

Everlast THE LIFE ACOUSTIC

2013 - Long Branch Records/SPV
[Uscita: 02/09/2013]

everlast# CONSIGLIATO DA DISTORSIONI

 

Erik Schrody, in arte Everlast, è uno di quei nomi che va pronunciato con rispetto. E' una figura (non di colore) che ha contribuito sensibilmente alla storia dell'hip hop americano, sia con gli storici House Of Pain che attraverso la sua produzione solista. La sua carriera personale nasce in strada: da writer e da semplice appassionato di musica sino a diventare un collezionista d'arte, oltre che una delle pop star più apprezzate degli anni 90. Il suo estro artistico lo porta a esprimere il suo talento da ambizioso rapper grazie alla sua voce profonda (corde vocali degne del miglior bluesman) ed alla sua attitudine accattivante e carismatica. E' proprio lui stesso a dichiarare l'hip hop “blues moderno, suo malgrado”: socialmente e culturalmente parlando come dargli torto? Il suo esordio solista risale al 1990, “Forever Everlasting”, e oggi si ritrova ad incidere il suo settimo album, un disco acustico (chitarra e qualche tastiera qua e là) intitolato “The Life Acoustic”. Un best of della sua carriera da solista e con gli House of Pain in chiave intimista.

 

everlastLa prova della poliedrica versatilità di Mr. Erik è impressionante. Il disco è un susseguirsi accattivante di dodici tracce che vanno dalla splendida Sad Girl alla sorprendente versione acustica di Jump Around, uno dei maggiori tormentoni degli anni 90 che ha impresso nei nostri timpani il nome degli House Of Pain. Un lavoro superlativo in cui la sua migliore produzione artistica viene celebrata nel più degno dei modi. Il suo talento ed il suo carisma emergono attraverso ogni singola nota, la sua voce profonda e calda, avvolgente e leggermente roca è un'esperienza preziosa. Un'occasione ghiotta per chi avesse seguito le orme del “diavolo bianco” e un'imperdibile opportunità di scoprirlo per tutti coloro che fino ad oggi lo hanno semplicemente ignorato. Everlast è parte della storia del pop rock americano (lo dimostrano anche le sue collaborazioni con grandi nomi come Ice-T, Run DMC o persino Santana e Madonna) e questo disco, pur trattandosi di una legittima auto celebrazione, è un inconfutabile esempio di ottimo acoustic rock metropolitano. Un disco bianco sì, seppur dall'anima profondamente nera.

 

 
Voto: 8/10
Anthony Ettorre

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