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26 Gennaio 2018 , ,

Seven That Spells THE DEATH AND RESURRECTION OF KRAUTROCK: OMEGA

2018 - Sulatron Records
[Uscita: 15/01/2018]

Croazia

 

Siamo al terzo capitolo che la band di Zagabria Seven That Spells dedica alla serie “The Death and Resurrection of Krautrock”, dopo “Aum” del 2010 e “Io” del 2014 ecco ora “Omega” che chiude così la trilogia. Per l'occasione è entrato in studio a far compagnia alla band Blake Fleming (Laddio Bolocko, The Mars Volta) alla batteria che così affianca Jeremy White alla voce e al basso, Gordan Tomić alla chitarra e alla voce e Niko Potočnjak altra chitarra e sintetizzatori. Il titolo dell'album non tradisce le aspettative, ci troviamo infatti davanti a un disco che parte sapientemente dal motorik pulsante e geometrico di gruppi come i Neu! e lo declina in una chiave personale dove influenze prog metal alla Uriah Heep, space rock, psichedelia si intrecciano con un immaginario apocalittico e intriso di misticismo, nella loro presentazione fanno esplicito riferimento a rituali funebri vichinghi.

 

Il risultato è senza dubbio interessante e raggiunge i livelli più alti nei due brani più lunghi, il primo, Omega, diciannove minuti tenuti su dal ritmo martellante della batteria e da quello scuro del basso, mentre le chitarre disegnano scenari inquieti e torbidi in continua mutazione, non mancano redivivi assoli di batteria in un brano che cresce di intensità lungo il suo galoppante procedere verso l'esplosivo finale fuzz; l'altro, Future Lords, quasi quattordici minuti, è un ribollire brutale ed energico proveniente da anfratti lugubri, una forza che sembra lottare per uscire dalle tenebre e raggiungere la libertà primigenia per poi evolvere verso un ipnotico e reiterato canto rituale fra echi, distorsioni, suoni acidi che si librano nello spazio oscuro. Vale la pena dare un ascolto al loro wall fo sound, «risalente al 23° secolo quando il rock è morto, Seven That Spells è tornato in un tempo nel quale è ancora possibile cambiare il corso tragico di una storia noiosa», c'è da crederci.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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