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7 Gennaio 2020

Ballaké Sissoko & Baba Sissoko Sissoko & Sissoko

2019 - Homerecords.Be
[Uscita: 08/11/2019]

Sono cugini, i due Sissoko presenti in questo album, e sono entrambi figli d’arte, essendo stati, i rispettivi padri, cantori e musici di quella tradizione africana specifica del Mali che Baba e Ballaké ancora oggi portano avanti senza concessioni commerciali o di mercato. E se Ballaké si destreggia esclusivamente con la kora, la tipica arpa-liuto a ventuno corde dal suono lieve e dolcissimo, proveniente dall’etnia mandinka, il cugino maggiore Baba si dedica percussivamente al tamburo a tracolla tamani, in occidente conosciuto come talkin’ drum, ai suoni più aspri e pizzicati di altri strumenti a corda della tradizione maliana quali ‘ngoni e kamalengoni, e al canto con la sua voce profonda e ipnotica che intona nenie suggestive, mugola, sospira e recita in una lingua sconosciuta e affascinante storie di mondi lontanissimi accomunate da un messaggio di pace e fratellanza. Un dialogo tra i due fatto di suoni ancestrali e di figure erranti di antichi sciamani un po’ santi e un po’ pastori tipici della tradizione griot del Mali. Il risultato è una mirabolante tessitura armonica a volte anche intricata che si dipana magicamente lungo tutto l’album conquistando l’ascoltatore attento e senza pregiudizi come evidenziato proprio nella dialogante Djamu Djakoli, nella più scanzonata Bi Djeliya per kora e talkin’ drum, in Angata che vede il ‘ngoni di Baba Sissoko protagonista, nel magnifico andamento blues dal fraseggio quasi occidentale di Djegne Kalayara, e ancora in Baballake che fin dal titolo sancisce la fusione e la sinergia tra i nomi e i suoni dei due protagonisti, anche se la palma d’oro dell’ottimo album va a Sigi Gno Gonya che apre le danze con la lentezza bucolica di un vero e proprio blues africano di otto minuti di assoluto fascino e seduzione. Valore aggiunto e non da poco è la registrazione in presa diretta senza alcuna sovraincisione e senza ripetizioni del brano nel senso di “buona la prima e adesso ne facciamo un’altra”.

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

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