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15 Marzo 2017 , ,

The Gallerys PAYSLEY (EP)

2017 - Autoproduzione
[Uscita: 06/01/2017]

Inghilterra   #consigliatodadistorsioni  

 

The Gallerys cover IMG_0771-06-03-17-01-44Essere musicisti esordienti in Gran Bretagna oggi non deve essere facile. Nel corso del lunghissimo momento di transizione che vive il brit-pop non si è mai fermata la ricerca dei degni eredi di Blur e c., finendo per cucire addosso alle band emergenti paragoni scomodi nella migliore delle ipotesi, ingombranti nella peggiore. È il caso dei Gallerys, giovanissimo trio di Tunbridge Wells, cui a turno è stata appiccicata addosso l'etichetta di nuovi Oasis,  Arctic Monkeys e addirittura Beatles.

A differenza di molti altri, però, i tre giovanotti stanno dimostrando con i fatti di avere spalle larghe a sufficienza per sostenere il peso di parentele illustri che molti altri si sarebbero subito scrollate di dosso. Lo dimostrano le diverse ospitate in importanti emittenti locali come Mod Radio o BBC Kent, la condivisione del palco di Dublino con l'ex chitarrista degli Specials Roddie Radiation e la data del prossimo 12 agosto in supporto dei Madness in Kent.

Lo dimostra soprattutto il nuovo EP autoprodotto, “Paisley”, che conferma le buone cose intraviste nei brani precedenti e sposta l'asticella un paio di centimetri più in su. Look impeccabile da perfetti giovani mod e attitudine da gentiluomini di Carnaby Street, i Gallerys sfornano tre canzoni nuove di zecca in cui ribadiscono che gli apparentamenti della stampa con i mostri sacri della musica britannica non sonoThe Gallerys affatto ingiustificati. Dall’incedere Beatles prima maniera di You Don’t Really Love Her si approda alla ballatona brit pop anni ’90 Paisley, con tappa nel più promettente pezzo del disco, Imperfect Perception: un suono indie aggressivo (Arctic Monkeys) fuso con l'impronta ‘80 degli Smiths e la ruvidezza ’60 dei Kinks. Insieme agli Spitfires (in Inghilterra li chiamano già i nuovi Jam) si tratta certamente della più promettente giovane brit  band degli anni ’10; se non si perderà per strada (e non abbiamo nessun ragionevole motivo per pensarlo) tra poco se ne sentirà ancora parlare molto. 

 

Voto: 7.5/10
Riccardo Resta

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