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29 Marzo 2012 ,

Chambers LA MANO SINISTRA

2012 - To Lose La Track/Audioglobe
[Uscita: 15/03/2012]

Chambers LA MANO SINISTRA# Consigliato da DISTORSIONI

Quando meno te lo aspetti arriva il disco che cambia la direzione dei tuoi ascolti in un solo giorno, come un pugno dritto nello stomaco, come una valanga che avanza nella tua direzione e non ti lascia scampo. Tutto merito di piacevoli coincidenze, che mi hanno portato a scrivere di questo grande progetto toscano e della casa discografica che li rappresenta, ovvero la To Lose La Track, etichetta che da alcuni anni sta sfornando realtà musicali impressionanti (Gazebo Penguins, Ouzo, Fine Before You Came ecc.), cosa che potrebbe risultare eccezionale per i più, ma non per me: l'amicizia e la stima che mi lega al manager e produttore Luca Benni già poteva bastare come garanzia di qualità musicale. Con i Chambers si raggiungono vertici incredibili, la band è l'unione di esperienze passate di Violent Breakfast, Cohesion e Summer Camp Disease. Dopo un primo disco totalmente in inglese, ritornano con un cantato in italiano, dove i testi si fanno capire e amare, poesie urlate e parlate, sangue nelle mani che percuotono gli strumenti e rabbia  che si trasforma in pura emozione.

 

Una vena creativa fuori dal comune, sonorità incalzanti a tratti pachidermiche, un post-hardcore dilaniato da sterzate nevrotiche progressive, distorsioni come baionette e controtempi claustrofobici, una voce che passa con disinvoltura da uno screamo tarantolato ad un cantato\parlato che ricorda i Massimo Volume. La melodia è sempre presente sottoforma di riff  “Mastodontiani”, la sezione ritmica detta soluzioni inaspettate e frenetiche, batteria e basso si spaccano in due nel vero senso della parola, mentre  un grido disperato incalza nell'aria come il fungo di un'atomica. 2OO metri d'orso è una devastazione auditiva fuori dal comune, una vera bomba ad orologeria, che esplode, per poi lasciare intorno a sé un giro di basso ipnotico, che fa da trampolino di lancio verso  lo sfacelo più totale. Cemento Mori / Orti di fame sono quasi 10 minuti di trepidazione progressiva che si tuffa in un Hardcore molesto e schizofrenico, il tutto contornato da un passaggio flemmatico che fa da pausa di riflessione prima di andare in apnea, per poi farsi tagliare dai riff che sbucano da tutte le parti e non ti danno tregua. Qui signori, siamo vicini alla perfezione, solo la frase 'anche un piromane guarda in TV le previsioni del tempo, anche un piromane dipende dal sole e dal vento' entra nel cuore e non ti lascia più. Le scommesse nella musica a volte si vincono ed a volte si perdono, la To Lose La Track ha di nuovo vinto la sua scommessa, i Chambers spazzano via tutti come una falce, fatevi un regalo e non ve ne pentirete.

Luca Fiorucci

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