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16 Agosto 2017 , , ,

U Bit TALES FOR DIGITAL BODIES

2017 - Camullo Records-A Buzz Supreme
[Uscita: 24/03/2017]

u bit CoverL'esilità umana intrappolata nell'era digitale. Ipocrisie multimediali, complicate relazioni, disturbi psico-fisici, apatici corpi subordinati al progresso come imperfetti pupazzi espropriati della propria integrità. Sono queste le tematiche da cui prende spunto Tales for Digital Bodies”, full-lenght d'esordio degli U Bit, formazione originaria delle provincie di La Spezia e Reggio Emilia con all'attivo un EP prodotto da Diego Petrucci (”Humans Outer Space”) rilasciato nel 2015. Le variegate esperienze musicali   -jazz, hardcore, grunge e prog- dalle quali proviene il quintetto composto da Giuseppe Vitale (voce), Claudio Buondonno (basso), Alessandro Messina (chitarra), Matteo Postorino (tastiere) e Paolo Meneghini (batteria) convergono in un disegno artistico dai connotati sonori sospesi tra atmosfere '80 post-punk d'oltremanica ed indie-alternative di matrice più recente.

 

U Bit (Band 1)Sono undici i brani -poco meno di tre quarti d'ora di musica- che custodiscono queste emblematiche 'storie per corpi digitali'; atmosfere melodiche ed allo stesso tempo decadenti, una mormorata linea vocale incastonata in aggressive diagonali ritmiche e liriche dirette ben rappresentano medaglia e recondito rovescio della visione U Bit di una società ammorbata da insite contrapposizioni ed in preda ad inevitabili influenze tecnologiche.

Scorrendo la scaletta (che necessita più di un ascolto attento) gli episodi più sintomatici sono legati ai convulsi impulsi sintetici di Empties, alle tessiture new wave di The Giant Hound Beside Me ed al mixture sophisti-pop di The Longest Howl; di sicura presa appare il preciso funk-soul di Cyclic così come l'elettro opener (in salsa Depeche Mode) UtDebutto discografico che racchiude il U Bit (Band)rendiconto di un intenso triennio di attività, Tales for Digital Bodies si rivela proposta di buona fattura, dalla quale trapelano le interessanti potenzialità dell'affiatato combo spezzino-reggiano. Sebbene il clichè sonoro risenta di evidenti contaminazioni e ripercorra, inevitabilmente, sentieri già battuti, abile appare l'approccio degli U Bit in termini di creatività (contenuti liriche e singolarità dell'artwork) e padronanza tecnico-esecutiva. Un promettente start-point in attesa di ulteriori sviluppi; chi ben comincia ...   

 

Voto: 7/10
Alessandro Freschi

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