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31 Gennaio 2012 , ,

Scara Microtraumi

2011 - Autoprodotto
[Uscita: 28/11/2011]

Ho 23 anni e sono cresciuto in provincia di Bologna, in un paesino di quelli che, se non hai l'aspetto, i vestiti, la compagnia e il modo di comportarti giusto, si prospettano tempi duri”. Scrive così Scara nella sua biografia, un biglietto da visita che mi ricorda qualcosa di familiare e  già acquista punti prima del doveroso ascolto. Nonostante la giovane età comincia molto presto ad inserirsi nella scena punk locale, suonando in vari gruppi e provando anche la carriera nel mondo dell'hip-hop, per poi trovare la sua dimensione in questo progetto solista. Le sette tracce sono tutte rigorosamente registrate nel garage di casa sua; questo  è già abbastanza punk per essere preso in considerazione, l'attitudine è quella del “ fai da te”, mentre lo scheletro delle canzoni ha un'anima cantautorale molto forte. Scara parla di quello che succede nella vita di tutti i giorni, della periferia dove si vivono sempre gli stessi giorni, degli amori che potevano essere migliori, del sopravvivere nel mezzo di una società che illude e corre sempre più veloce, dove essere uno sfigato può diventare un motivo valido per  diventare artista del proprio dolore. Tutto quello che viene fuori è una produzione scarna, ma con un'anima brillante, dove i testi hanno una certa importanza, una sorta di atmosfera post-grunge grottesca, rimodellata in chiave electro/pop. Sicuramente c'è ancora da lavorare per smussare alcune lacune che andrebbero migliorate, come per esempio l'uso della voce, che spesso porta fuori strada e risulta scomoda, ma ci sono alcuni spunti interessanti, che non vanno molto lontani dalla genialità e dimostrano facilità di composizione e  creatività assoluta. Una canzone su tutte, Diversamente Amabili, una cantilena sgangherata, che ha il grande pregio di entrare subito in testa, una sorta di Rino Gaetano in preda a deliri post-rock, una voce sgraziata che porta avanti il discorso punk, con uno stile cantautorale semplice, ma al tempo stesso raffinato. Per quanto mi riguarda, se fossi un produttore, non perderei tempo a cercare fotocopie sbiadite dei fenomeni del momento, andando in giro per i club a reclutare Cani  e porci, ma farei una visita nel garage di Scara.

 

Luca Fiorucci
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