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1 Febbraio 2014 ,

G.G. Rosacroce M.Violenza GIANNI GIUBLENA ROSACROCE/MARIA VIOLENZA

2014 - Brigadisco, Escape From Today, Lemming, No=Fi
[Uscita: 21/01/2014]

stefano isaia300 copies Split One Sided LP with silkscreened cover and silkscreened side B by Sericraft

 

Stefano Isaia, nel suo solo project, Gianni Giublena Rosacroce, dopo l’esperienza con i Movie Star Junkies, ha influenzato non poco la nuova marcatura e caratterizzazione dell’emergente panorama post psichedelico del nostro sottobosco. La sua prima cassettina oramai introvabile “La Piramide di Sangue” inizia ad esplorare sonorità dal sapore etnico e mediorientale che sanno di oscuro ed esoterico. Successivamente con l’omonimo collettivo, che ruba il nome al suo primo lavoro, sforna il validissimo “Tebe” (2012, Boring Machines/Sound Of Cobra) che si muove lungo i confini nebulosi e stranianti, ma anche etno esotici, di band come Heroin in Tahiti, Cannibal Movie, Al Doum & The Faryds, In Zaire. Maria Violenza invece per molti versi si avvicina al post punk più cold e gotic con attitudine lo-fi ma spesso trascolorato in atmosfere di arabesco orrorifico (colonna sonora perfetta per i racconti visionari di Poe). Ecco allora che l’accoppiata sembra quasi l’inevitabile fatalità di una preveggenza, un incastro cabalistico praticamente perfetto, la sceneggiatura di un ispirato Kenneth Anger. Una delle prime cose che desta curiosità è infatti questa iconografia del terzo occhio (raffigurato nella bellissima cover di Daniele La Placa) che sembra voler riassumere l’ispirazione stessa del duo.

 

stefano isaia vinileUna forma di psichedelia votata alla sacralità ma allo stesso tempo fortemente ancorata alla terra. Alla ritualità, alle origini, alla primordialità, a tutto ciò che lega l’uomo ai suoi interrogativi. Angkor Wat ci catapulta, con il suo arpeggiato serico e acquatile, in un volo planare sulla mistica e arcana magnificenza del famoso tempio khmer. Agua Ardiente è criptica, giocata tra strumentazione esotica e ritmicità da colonna sonora vagamente morriconiana, tra minimalismo e contrappunti, dà luogo ad una fanfara surreale e quasi senza tempo. Coronaria è una elegia aulica e cupa allo stesso tempo, tastiere e tocchi di synth organistici, melodia corale, scarna quanto solenne. Molto ben armonizzata negli arrangiamenti e nell’impatto emozionale, Rame Triangolo Rosso, mette a nudo il gran talento di GGR operando un’equilibratissima fusion tra world music, concretismi nature ambient, provocazioni da mondo movie. Suggestivo l’intreccio tra le percussioni e le folate di clarinetto. XI Comandamento spiazza con il beat delle tastierine vintage quasi da gioco infantile e il rimbombo chiesastico della voce di Maria Violenza che lancia invettive da chiaroveggente. La ‘Sacredelica’ di Dreamcolour e High Wolf reinterpretata al meglio della freschezza e dell’estro creativo nostrano.

 

 

Voto: 7/10
Romina Baldoni

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