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9 Giugno 2017 ,

Arca ARCA

2017 - XL Records
[Uscita: 7/04/2017]

Venezuela   

 

Venezuelano di Caracas, classe 1989, Alejandro Ghersi (in arte Arca) è un nome ben noto a chi frequenta la scena dance britannica già da alcuni anni a questa parte. Ghersi, che da tempo è di casa a Dalston, Londra Nord, nonostante la giovane età può vantare un curriculum prestigioso, avendo prodotto lavori per nomi di primissimo piano come Björk e Kanye West. Arca ha da poco pubblicato il suo terzo album in studio, in cui per la prima volta si può ascoltare anche la sua voce. "Arca" è un disco complesso, dalle sonorità morbide, delicate e sperimentali, in cui luci ed ombre si alternano senza soluzione di continuità, con la sorprendente voce di Ghersi a fare da riuscitissimo filo conduttore. Interessante anche l'uso della lingua spagnola in tutto l'album, sicuramente non una scelta comune in questo genere, ma assolutamente indovinata.

 

Impossibile non notare come nell'album il produttore e ingegnere del suono prevalgano nettamente sul dj e sul songwriter. Non è un disco di canzoni, questo, quanto di atmosfere, di emozioni: Arca dipinge con i suoni, più che comporre canzoni, ma è evidente che in questo ha talento da vendere. Un album decisamente sperimentale, quindi, ma di alto livello. I brani Anoche, Saunter e Urchin sono tre suggestivi quadri a tinte intimiste - a dire la verità, un po' tutto l'album è percorso da una forte vena intimista - con atmosfere che richiamano la quiete delle notte, quasi a fare da contraltare all'inquietante Castration, con le sue armonie dissonanti ed i suoi strumenti filtrati in reverse gate che spiazzano l'ascoltatore. Il migliore dei 13 pezzi del disco è forse Miel, in cui la pace suscitata dalla voce sussurrata e delicatissima di Arca viene costantemente "spezzata" da percussioni cupe e cadenzate. Nel complesso un ottimo album, che gli appassionati del genere non potranno non apprezzare.

Voto: 7/10
Valerio Pugliese

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