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9 Febbraio 2013 , , ,

Eric Burdon ‘TIL YOUR RIVER RUNS DRY

2013 - ABKCO Records
[Uscita: 29/01/2013]

eric burdon new album‘Fino a che il tuo fiume non si prosciughi’: Eric Burdon ha voluto che questo fosse il grande disco autobiografico della sua terza età (70 anni) sin dal titolo, che però suona anche come un invito a tutti, soprattutto a chi ha scelto di spendere la sua esistenza nella scena musicale e rock, a vivere la vita intensamente sino alla fine, senza lesinare sulle energie, regalando al pubblico il proprio ‘soul’ e ‘blues’ ad ogni disco ed esibizione come se fossero gli ultimi! Il 2013 è un anno speciale per Burdon: il vecchio leone di Newcastle è attivissimo, festeggia i 50 anni di esistenza di The Animals (di cui ha rinnovato l'organico attraverso le decadi costantemente!), sta scrivendo la sua terza autobiografia, il 15 Marzo 2012 Bruce Springsteen – suo vecchio fan, come David Johansen -  lo ha voluto ospite d’onore al South By Southwest evento, dove hanno cantato insieme uno degli inni degli Animals, We’ve gotta get out of this place, e con “’Til Your River Runs Dry” è stato accolto amorevolmente tra le braccia della potente ABKCO che gestisce tutta la discografia degli Animals. Burdon sul suo disco nuovo di zecca: “Son partito sentendo che volevo usare questo album come una catarsi, per esprimere le mie più intime verità”.

 

E mantiene la promessa prima di tutto cantando alla grandissima come avesse ancora 30 o 40 anni, e poi dicendo in modo vibrante ed esaltante la sua sull’ ecologia  (Water, In The Ground), sulla religione (Devil and Jesus), sulla politica (Old Habits Die Hard, Invitation To The White House), facendo dell’elemento ‘acqua’  le trait d’union di tutto il disco. A proposito di Water, il commovente brano emblema del disco, che si dipana  attraverso un grande riff chitarristico intriso di umori di Nativi d’America, ha dichiarato: "Alcune persone fanno sperpero delle risorse più preziose del mondo mentre altri hanno troppo poca acqua pulita da bere. Allo stesso tempo, abbiamo gli tsunami e le città sotto l'acqua, ignorandoeric burdon new album ancora una volta gli avvertimenti di madre natura. Io canto questa canzone nella speranza che possa portare qualche equilibrio alla questione, qualche consapevolezza dell'importanza dell'acqua per il nostro futuro sul pianeta." Poi, parlando di River Is Rising, straordinario brano rap-gospel corale: “Questo brano è ispirato alla storia di Fats Domino durante lo tsunami Katrina. Stavano dicendo che era disperso. Poi emerse dal diluvio. Per me, è il più grande pezzo di musica in cui sono stato coinvolto, dal momento che i musicisti di New Orleans hanno capito dove stavo andando con questa canzone".

 

Il disco infatti è stato registrato tra Los Angeles e New Orleans, e Burdon ha voluto circondarsi di musicisti con la M maiuscola, che suonano per tutto il disco come dio comanda: risultato è un lavoro di altri tempi, madido di feeling e di grande professionismo; alcuni di loro provengono dall’ottima Phantom Blues Band: Mike Finnigan (tastiere),Tony Braunagel (batteria, percussion, backing vocals, composer), Joe Sublett  (saxophone), Darrell Leonard (trumpet ), Jonny Lee Schell (chitarra). Gli altri album di Burdon dei 2000 erano stati tutti dignitosi (“My Secret Life”, “Soul of a Man”, “Mirage” “Athens Traffic Live con gli Animals), come l’antipasto ”Apolinere Enameled EP” registrato con The Greenhornes a fine novembre 2012, ma ’Til Your River Runs Dry senza dubbio alcuno li surclassa, ha dieci marce in più, configurandosi come il disco definitivo, della piena eric burdonmaturità di Burdon. Hey, voi  aspiranti giovani cantanti, o se lo siete già, cercate un guru che vi indichi la strada, che vi insegni come si canta DAVVERO il blues, il soul, il vecchio sano rock ribelle?

 

Allora ascoltatevi Invitation To The White House, Bo Diddley Special, dedicato al suo grande amico/idolo morto durante le sessions di registrazione dell’album, e di cui reinterpreta anche Before You Accuse Me (celebre anche la stagionata cover dei C.C.Revival), o come Burdon in Memorial Day rievoca commosso i morti di tutte le guerre americane. Grande anche l’arrangiamento di un brano di Marc Cohn, Medicine Man che Burdon enfatizza nel suo modo caratteristico trasformandolo in un episodio grondante carisma; Burdon comunque è proprio come compositore che si dimostra un grande in questo disco, coadiuvato del batterista e co-produttore del disco Tony Braunagel, e a vari livelli da Dave Steen, Gregg Sutton, Terry Wilson, Tom Hambridge e Stuart Ziff. E come cantava  Janis, ‘take another little piece of my heart’: il generoso Eric non lesina e regala con le commoventi  Wait e 27 Forever (una nuova When I Was Young a tutti gli effetti!) altri due esempi  eloquenti di cosa significhi in musica il termine ‘soul’.  Celebriamo in vita una volta tanto un mito, Eric Burdon lo è.

    

Voto: 8.5/10
Pasquale Wally Boffoli

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