Ylium EMPIRE OF LIGHTS
Alessandro Cavezzana e Marco Rodella, musicisti provenienti dal mondo garage/indie rock si buttano a capofitto sul mondo dell’ellettronica e dell’electro rock con il progetto Ylium, creatura opalina dai risvolti che strizzano gli occhi all’elettronica degli anni ’00 e ad un certo indie rock inglese. Quello che si nota in "Empire Of Lights" è il recupero delle sonorità dei Radiohead di "In Rainbows" e di "The King Of Limbs", dove i lavori elettronici seguono la stessa linea solida, corroborati da un vasto ventaglio di percussioni ed effettistica ma che sostanzialmente restano difficilmente distinguibili l’uno dall’altro. Così i passaggi algido pop del singolo Your Life In Unique Meaning si accostano al piglio ballerino di Dressed Up, come l’iperpercussiva Interstellar Collapse si incolla al tessuto funky-wave di The Sequence.
L’inquietante House Of Clouds, l’ansiolitica Mindout/ Flux e la grigia Skeptical sono stese sotto una nebbia ferrosa dentro la quale l’ascoltare è trascinato senza distinguere niente. L’unico episodio elettrico, A Bit Bad, richiama pericolosamente Jigsaw/Falling Into a Place della già citata formazione dell’Oxfordshire. La parte sperimentale poi è del tutto inesistente, le canzoni non lasciano nessuno spazio alla divagazione sul tema, all’improvvisazione, ad una cara vecchia ripetitività kraut: l’uso del drone non diventa ricerca, sacralità o sperimentazione, ma un mantra monocorde a cui manomettere di canzone in canzone qualche pezzo. Empire Of Lights è un disco meccanico che piega le atmosfere alienanti e gelide del genere ad un cuore che sotto sotto, batte ancora indie rock.
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