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16 Dicembre 2013 ,

Boston LIFE, LOVE & HOPE

2013 - Frontiers Records
[Uscita: 03/12/2013]

bostonUna highway americana tutta diritta che si estende sino all’orizzonte ed una Corvette anni settanta sotto il culo, questo è il desiderio che suscitano le prime note di “Life, Love & Hope”, ultima fatica dei Boston. A distanza di ben undici anni da “Corporate America”  la band cult di quell’hard rock americano farcito di accordi e voci melodiose, ma nel contempo graffianti, fa nuovamente capolino con un album che mantiene in parte il sound classico dei dischi giovanili “Boston” (1976) e “Don’t look back” (1978) alternandolo a varie sperimentazioni artistiche ed innovative per il gruppo. La realizzazione di Life, Love & Hope è stata caratterizzata da un itinerario tutt’altro che semplice, basti pensare alla scomparsa del compianto Brad Delp, storica voce solista sin dai tempi in cui la hit More Than a Feeling (1976) scalava le classifiche mondiali portando al successo i ragazzi statunitensi, che ha comportato un cambio di programma nella line-up che vede per la prima volta Tom Scholz uscire dalla sessione ritmica per riempire il vuoto lasciato al microfono dal suo amico di sempre.  L’album incomincia esplodendo come una bomba, le schitarrate di Heaven on Earth entrano potenti squarciando il silenzio e, accompagnate dal cantato di David Victor e Louis St. August, danno vita ad un bel pezzo dal sound proprio di quella vecchia scuola che sembrava non esistere più. Fine.

 

Se Life, Love and Hope terminasse dopo il primo brano sarebbe un ottimo singolo, certo aspettare un decennio per una canzone sarebbe insensato, ma ciò non screditerebbe per nulla il gruppo. Invece l’album, ahimè, prosegue ed è una vera coltellata per chi è cresciuto mangiando pane ed hard rock: le tracce che si susseguono sono caratterizzate da sonorità che i fan dei Boston non avevano mai sentito dalla loro band preferita e che, molto probabilmente, avrebbero gradito non sentire mai. Un accozzaglia di brani pop rock in cui ilboston continuo cambiamento di voci  provoca una grande confusione con uno dei peggiori  mix sentiti negli ultimi anni e sicuramente non adatto ad una storica band dal successo planetario. Anche la parte strettamente strumentale non è eccezionale, la batteria ha un suono eccessivamente grezzo e le chitarre sono, seppur molto aggressive, veramente banali, caratterizzati da giri di accordi già sentiti così tante volte che probabilmente sarebbero state scontate anche negli anni settanta. Per non parlare dei testi che sono piuttosto sottotono rispetto agli album storici del gruppo in cui si trovava una forte impronta cantautoriale, particolare non di poco conto considerando la lunga gestazione di Life, Love & Hope.  Buone anche la title track e un altro paio di canzoni alla vecchia maniera  come The Way You Look Tonight, ma, per il resto, il lavoro di Scholz e soci è di bassa qualità. Speriamo che la navicella spaziale dei Boston, simbolo che accompagna la band sin dalla cover del primo omonimo disco, continui a volare nell’universo musicale ancora a lungo, ma non prima di aver fatto rifornimento di quelle buone idee che i fan attendono con ansia da anni.

 

Voto: 5/10
Andrea Ghignone

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