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4 Ottobre 2013

BOJ BURNING OF JOY (EP)

2013 - Autoproduzione

bojDietro la sigla BOJ si nasconde Bojana Krunic, cantante di origine serba: ha avventurosamente lasciato la sua Belgrado scossa dalla guerra per giungere nel nostro paese, oggi vive ad Aosta dove presso il Tde Studio ha registrato il suo disco d’esordio sotto la produzione di Simone Momo Riva. "Burning Of joy” è un EP contenente sei brani scritti da Simone Riva, che ha anche suonato tutti gli strumenti, e interpretati dalla Krunic, che ha curato le liriche, lungo la grande autostrada della black music. Perché la prima cosa che colpisce ascoltando l’ep è la forza espressiva della Krunic che la accomuna per stile e vocalità alle grandi vocalist nere. La cantante balcanica ha il soul che le brucia dentro, vorrebbe la pelle nera, ma ha l’ugola che sembra essersi abbeverata non nelle acque del Danubio, ma in quelle scure e torbide del Mississippi.

 

I sei brani si muovono fra soul, r’n’b, funky e hip hop, declinazioni della musica black dentro le quali BOJ si destreggia con sorprendente maturità, avvicinandosi al nu-soul di artiste come Lauren Hill o Joss Stone. Piace questa duttilità interpretativa, così l’inizialeboj Don’t Judge Me inizia come un blues per poi orientarsi verso il rhythm’n’blues e il soul e infine il rap; Wild Party fa apprezzare le modulazioni della voce su una base ritmica ripetitiva e martellante; in Bouche D’Argent esplodono i ritmi funky urbani; Misunderstanding, primo singolo estratto,  è un bel soul su ritmi afro; La, La Lies ha ritmo svelto a cui è arduo resistere e ci offre l’occasione per parlare della musica: elettronica, chitarre, scratch e una base ritmica dinamica e pulsante mostrano un ottimo affiatamento col cantato. In conclusione un esordio positivo, pieno di carica e ritmo con la rivelazione dell’intensa voce di Bojana Krunic.

 

Ignazio Gulotta

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