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9 Agosto 2012 , ,

Babel Babelizm

2012 - Lo Scafandro/UPR/Edel/Lunatik

Babel_BabelizmI Babel sono nati tra Modena e Correggio nel 2010. Tra i fondatori del gruppo il più noto è Fabrizio Taver Tavernelli, voce e campionatori, già in gruppi storici come En manque d'autre e A.F.A. (Acid Folk Alleanza). Completano la formazione Giovanni Rubbiani, chitarra, ex Modena City Ramblers, Joyce Guidetti, voce, Vangelis Merkuris, voce, oud, bouzouki,  Mario Sehti, violino,  Gianluca Calò, basso e Alessandro Bartoli, campionamenti e produzione, tutti personaggi eclettici per collaborazioni ed esperienze. “Babelizm” è il loro primo disco, in cui si destreggiano in più lingue, greco e hindi oltre all'italiano. La musica mescola agevolmente folk nostrano, elettronica, arpeggi di chitarra acustica e melodie etniche, soprattutto di provenienza orientale. Immagino mentre ascolto che la proposta musicale dei Babel abbia un'ottima resa dal vivo. I testi sono a volte impegnati come Jamila, storia di una ragazza sospesa tra due mondi, o Le cose che cambiano, dal ritmo in battuta bassa stile hip hop, inno al mutamento personale e sociale; a volte ironici, come in Pakistano reggiano, tra ragamuffin e bollywood che racconta un nuovo italiano col turbante in testa ma perfettamente inserito nelle tradizioni locali. Oppure Bada la badante, che attacca con un riff di fiati balcanico.  Bande con la benda, il brano più incalzante nel ritmo, parla di pirati, ma quelli di oggi, che trafficano in petrolio. Più malinconiche ma sempre ritmate Aprile e Deserto, che avviano al finale dell'opera. In vari brani sono presenti inserti rap ma non è una regola fissa. Un disco gradevole, che cresce con gli ascolti, in cui la riuscita fusione di melodie antiche e ritmi contemporanei non è sottomissione alle mode ma manifesto di una visione del mondo.

 

Alfredo Sgarlato

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