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14 Febbraio 2017

John Abercrombie Quartet UP AND COMING

2017 - ECM Records
[Uscita: 13/01/2017]

Stati Uniti     #consigliatodadistorsioni

 

A quattro anni dall’uscita del precedente album, “39 Steps”, sempre per la ECM di Manfred Eicher, con la medesima configurazione del quartetto, vede la luce Up And Coming del valoroso chitarrista americano John Abercrombie. Ad affiancare l’artista di Port Chester, in qualità di solidissimi collaboratori, Marc Copland al piano (strumento definitivamente “scelto” da quest’ultimo, lustri addietro valente sassofonista nel combo di Chico Hamilton), Drew Gress al contrabbasso e Joey Baron alla batteria. Una formazione ottimamente assemblata, capace di imbastire un suono ricco e lineare a un tempo, un nastro sonoro che si snoda in otto segmenti in bilico tra quieta modulazione jazz e virtuosismo dai toni vagamente sperimentali, con una cover di un brano del grande Miles Davis, scritta per Cannonball Adderley, Nardis.

 

Già dall’esordio, Joy, il tono languido del piano di Copland dà l’abbrivio a un’atmosfera di calma dimensione meditativa, accompagnato dal sapiente tocco chitarristico di Abercrombie, la cui tecnica di utilizzo del pollice, in luogo del plettro, se ne riduce il tasso di velocità di esecuzione e di imprevedibilità espressiva cede il passo a un mood più methode_times_prod_web_bin_306c9736-de47-11e6-a7b1-3a60b507a068profondo e maturo. Flipside, nella sua brevità, si sviluppa su di un livello più improntato a tonalità di divertissement in chiave di improvvisazione jazz, giocato sull’interazione degli strumenti, con un sontuoso Gress al contrabbasso. Sunday School riprende i ritmi di sognante colorazione timbrica, grazie al dialogo tra chitarra e piano in tutta evidenza, mentre si dispiega brillantemente secondo più tradizionali canoni espressivi la superba traccia jazz di Up And Coming che degnamente rende il titolo all’intera opera: un virtuoso intreccio di piano e chitarra, con il tocco della batteria di Baron di grande pulizia stilistica e il contrabbasso di Drew Gress a torreggiare sull’insieme delle note.

Una distesa piana di suoni è rappresentata dal segmento musicale di Tears, nel quale il piano assume toni elegiaci, affiancato dalla chitarra evocativa di Abercrombie e dal contrabbasso solenne di Gress, riuscendo a configurare liriche tinte crepuscolari. Su toni di sostenutezza rimica di rimarchevole livello John_Abercrombieè modulata la traccia sonora di Silver Circle, un pezzo di superba tecnica jazzistica dove gli strumenti si amalgamano perfettamente in eccellente connubio. La già citata cover di Nardis del leggendario Miles, declinata su una brillante cromia tonale, con la chitarra di John a maramaldeggiare sul morbido tappeto pianistico del prode Copland, è propedeutica al mirifico finale rappresentato da Jumbles che conclude un album di inequivocabile limpidezza artistica.

Voto: 7,5/10
Rocco Sapuppo

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