Migliora leggibilitàStampa
29 Aprile 2012 ,

Nels Andrews SCRIMSHAW

2012 - Ignatius Records
[Uscita: 15/03/2012]

nels andrews SCRIMSHAW# Consigliato da DISTORSIONI

E’ bello quando tra le decine di novità sulla tua scrivania che devi ascoltare, riesci ad estrarre quel disco-gioiello che fa la felicità di ogni recensore. Non è la prima volta che mi succede quest'anno, già Bap Kennedy col suo meraviglioso "The sailor's revenge"  mi aveva fatto sobbalzare sulla sedia con le sue incantevoli melodie profumate d'Irlanda, adesso tocca a Nels Andrews e questo “Scrimshaw”.  Nel celebre romanzo di Herman Melville "Moby Dick" viene citato il temine skrimshandering, nel 18° secolo invece il termine scrimshaw viene utilizzato per indicare i marinai che per ingannare il tempo incidevano i denti e le ossa di balene, trichechi e cetacei raffigurando scene di navi, pesca ed animali, e colorando il tutto con tabacco o il nero dei molluschi. Andrews ha pensato a questo quando ha elaborato l'idea del disco, a delle piccole, grandi leggendarie storie di mare, paragonando i marinai a dei romantici che nei lunghi periodi passati in mare, trovavano il tempo fra un bicchiere di rhum e l'altro di mettere a frutto la loro arte: stessa cosa ha voluto fare Nels, a tempo perso tra il suo lavoro di autista a Manhattan ed un bambino che cresceva in quel di Brooklyn, un miscela tremenda che lui ha fatto bollire in quelle che definisce ‘scrimshawed stories’.

 

La stessa bella immagine in copertina, un uomo ed una donna persi nel mare in tempesta ma sotto un cielo di stelle, è fortemente evocativa. Il nostro è adesso di stanza a Santa Barbara, California, in precedenza era transitato per New York, l'Alaska e Sud Dakota  pur essendo nativo di Albuquerque, New Mexico. Completamente sconosciuto in Europa, nella sua terra natia è poco più di un outsider, due dischi all'attivo prima di questo, di cui il primo è autoprodotto, "Sunday Shoes" (2005), ben accolto dalla stampa indipendente ed il secondo, "Off track petting" (2008) è uscito per la Reveal Records. Dopo quattro anni arriva il disco della maturità per Nels, "Scrimshaw ":  letteralmente significa anche perdere tempo, ma non è assolutamente ciò che è successo a me ascoltandolo, questo è davvero è un disco stupendo, una collana di 9 perle, uno di quei dischi che fra qualche anno si andrà forse a recuperare negli scaffali delle forgotten gems.

 

Lo stile vocale ed interpretativo di Andrews è debitore dei magici cantori d'Albione degli anni 70, non tanto i soliti Nick Drake e John Martyn, piuttosto il Van Morrison inarrivabile di “Astral Weeks” ma anche illustri semi-sconosciuti quali Michael Chapman e Keith Christmas. Davvero un'impresa separare qualcosa dall'alto livello delle composizioni qui presenti, che non sia meno che eccellente: tanta attesa per questo disco ha permesso a Nels di trovare l'ispirazione giusta, se per i precedenti lavori si parlava di alternative country adesso Andrews ha maturato uno stile compositivo davvero personale. Tridents in apertura ricorda il miglior Bruce Cockburn, con una magica slide che attraversa il tutto, che dire invece del mandolino di Brandon Seabrock che tratteggia Barroom bards, una bella e malinconica ballad di quasi 6 minuti. Tra i vertici di Scrimshaw ci sono Small victories, con una melodia inarrivabile, Flotsam, magica, e la stupefacente Houdini, una delle più belle e toccanti songs che ho ascoltato in questo scorcio di 2012, una voce che viene dal profondo del cuore, brividi corrono lungo la schiena, impossibile resistere a tanta magia.

 

Three hermits ricorda certi passaggi acustici cari ai R.E.M. e a Peter Buck in particolare quando suonavano unplugged. Per concludere citerei anche Wisteria, con arie quasi irlandesi  e Lost year (off track petting), una drammatica ballad. Accompagnano Nels Andrews in questa sua ultima fatica Todd Sickafooese (Andrew Bird, Ani DiFranco)  basso e tastiere, che ha pure prodotto il disco, Jonathan Godberger e Adam Levy alle chitarre elettriche, Rich Hinman alla pedal steel, Savanna Jo Lack al violino, Ben Perowsky e Andrew Borger alla batteria, oltre ad un vero esercito di coristi. E' davvero un delitto che simili personaggi debbano rimanere nell'ombra, dischi come questo “Scrimshaw”  non escono tutti i giorni. Ben lieti noi di Distorsioni di farlo conoscere anche al  pubblico italiano, sperando di vederlo transitare anche dalle nostre parti: per adesso sta girando Olanda e Germania in cerca della gloria, che il suo talento certamente merita. Sarà fra i miei preferiti a fine 2012.

Ricardo Martillos
Inizio pagina