Ed Cassidy - Spirit PSICHEDELIA ECLETTICA
Ed Cassidy (4 Maggio, 1923 – 6 Dicembre, 2012)
Il 6 Dicembre 2012 è deceduto all’età di 89 anni, dopo aver combattuto a lungo contro il cancro, a San Jose - California, ED CASSIDY, conosciuto soprattutto per essere stato alla fine anni ’60 e nei ‘70 il batterista ed uno dei compositori dei grandi SPIRIT, il loro leader spirituale insieme al magnifico chitarrista/lead singer/songwriter Randy California, il suo figliastro, visto che Cassidy ne aveva sposato la madre Bernice Pearl quando Randy aveva 15 anni. Forse per una arcana e misteriosa compensazione Ed ha vissuto quasi il doppio del tempo del suo grande amico Randy, morto tragicamente a soli 46 anni, annegando nell’oceano delle Hawaii mentre cercava di salvare dalle correnti il figlio dodicenne.
Ed Cassidy, alias “Mr.Skin” (come il magnifico brano contenuto nell'album "Twelve Dreams of Dr. Sardonicus") per via della sua pelata perfetta, proveniva da esperienze jazzistiche (un po’ come John Densmore, il drummer dei Doors) e introdusse nel già sfaccettato universo artistico della band il tocco raffinato del jazz, caratterizzandone fortemente il sound. Aveva suonato anche con Dexter Gordon e Chet Baker prima di fondare con Randy nel 1967 gli Spirit (originalmente Spirit Rebellious). L’ex bassista degli Spirit Mark Andes, appresa la notizia, ha postato in Facebook “RIP Ed Cassidy, uno dei più straordinari batteristi del mondo, ti voglio bene Cass”. Cassidy dichiarò nel 1991 al Los Angeles Times: “Il rock’n’roll mi ha salvato e dato da vivere. Ciò che volevo era una band che sfuggisse alle etichette, che attingesse ispirazione e spunti da tutti gli stili, rielaborandoli in qualcosa di autenticamente personale”.
Per la cronaca, quando i Led Zeppelin suonarono per la prima volta negli Stati Uniti nel 1968, aprirono per gli Spirit: molti, poco dopo, notarono le similitudini tra le variazioni chitarristiche di Randy California nel brano Taurus presente sul primo omonimo album degli Spirit del 1968 e l’introduzione di Jimmy Page nella strafamosa Stairway to Heaven, che fu pubblicata non prima del 1971. Ho pensato in questa non allegra occasione, per onorare Ed Cassidy e ricordarlo positivamente in attività con gli Spirit, di riprendere un mio articolo/profilo della band pubblicato verso l’inizio del 2011 su Distorsioni Blogspot, e riproporvelo - aggiornando/arricchendo il testo di ulteriori particolari - sperando farvi cosa gradita, ma soprattutto introducendovi adeguatamente alla (ri)scoperta dell'immensa eredità artistica lasciataci da una delle più sottovalutate, e poco presenti in sede critico/informativa, bands di ogni epoca.
(Notizie integrate da: Hollywood Reporter)
S P I R I T
Nel ricco, variegato e rivoluzionario panorama rock californiano della seconda metà dei '60 gli Spirit (si formano a Los Angeles nel 1967) si distinsero per un'ispirazione talmente originale ed eclettica che non é mai stato facile catalogarli sotto un genere preciso. Se attribuiamo al termine 'sixties psychedelia' un'accezione estremamente elastica, che comprenda oltre l'uso acido di chitarre e tastiere quello di archi, fiati ed influenze jazz, allora potremo dire che gli Spirit furono una band psichedelica: estremamente raffinata però, come nessun'altra nel panorama 'alternativo' di quegli anni, tanto da guadagnarsi nel vademecum musicale online AllMusic etichette come 'Prog-Rock' ed 'Art Rock'. Nei loro brani sono presenti anche componenti folk, soul-rock (I Got A Line On You) di musica classica e contemporanea, riferimenti alla tradizione ebraica (Jewish). Ed ancora: il batterista Ed Cassidy ed il tastierista John Locke, ad esempio, prima degli Spirit avevano suonato insieme nel New Jazz Trio.
Cassidy suonò anche nei Rising Son con Taj Mahal e Ry Cooder. Randy California, grandissimo chitarrista, ebbe la ventura invece d'incontrare Jimi Hendrix a New York quando era ancora semisconosciuto e si faceva chiamare Jimmy James; con lui California suonò per una breve stagione, in Jimmy James & the Blue Flames, poco prima che Hendrix fosse scoperto dal manager ex-bassista degli Animals Chas Chandler e 'teletrasportato' a Londra, dove successe ciò che tutti sappiamo! Anche il bassista Mark Andes ed il tastierista Jay Ferguson venivano da precedenti esperienze, tra cui i Red Roosters con gli stessi Cassidy e California; Andes e soprattutto Ferguson furono in possesso di una notevole vena compositiva coadiuvando California e Locke, e siglando alcuni tra i migliori episodi degli Spirit (Animal Zoo, When I Touch You, Cold Wind, Dream Within A Dream, Silky Sam, Fresh Garbage).
Randy California siglerà invece episodi immortali come la famosa I got a line on you, un geniale soul-rock psichedelico che mandò la band letteralmente in orbita, e gioielli imperituri come la già citata Taurus, Dark Eyed Woman, Nature's way, Prelude/Nothin' to hide. Molto fertile la vena creativa anche del tastierista John Locke (Space Child, Ice, I'm truckin', Elijah). Ed Cassidy dal canto suo collaborò agli arrangiamenti di svariate composizioni. Gli album seminali degli Spirit furono quattro: "Spirit" (1968, Sony), "The Family That Plays Together" (1968, Epic/Legacy), "Clear" (1969, Epic/Legacy), "Twelve Dreams of Dr. Sardonicus" (1970, Epic/Legacy), con una profusione di geniali intuizioni compositive e strumentali talmente sbalorditiva da lasciare senza fiato; una concezione trasversale ed 'universale' del rock, marchiata così a fuoco dalla tendenza per le contaminazioni da risultare assolutamente 'contemporanea'.
Gli Spirit continuarono ad incidere conservando un'alta qualità musicale per tutti gli anni '70: ottimi rimangono anche dopo l'abbandono di Randy California (inciderà notevoli album solisti) "Feedback", (1972/London Sinfonietta Label), ed il doppio album “Spirit of ‘76” (1975/Beat Goes On) che conteneva, oltre a brani di California/Cassidy molte covers straordinarie: Happy di Jagger/Richards dall’album “Exile on main street”, il classicissimo Hey Joe, Like a rollin’ stone (Bob Dylan), Walking the dog (Rufus Thomas). Consigliati anche “Potatoland” (1981, Line) e “The Thirteenth dream” (1984, Mercury), ma la lista è lunga. Mark Andes e Jay Ferguson invece formeranno i validi Jo Jo Gunne; della formazione originale in Feedback rimangono i soli Ed Cassidy e John Locke. Usciranno albums degli Spirit sino a terzo millennio iniziato, quasi sempre 'compilation' e live risalenti agli anni '70. Nella Spirit selection che troverete nel mio articolo originale del 2011 su Distorsioni Blogspot, linkato qui in calce, ho scelto alcuni tra i brani più rappresentativi, ma anche più eclettici della produzione degli Spirit.
SPIRIT line-up:
Randy California (guitar, vocals, bs) - Ed Cassidy (drums) - Jay Ferguson (keyboards, vocals) - John Locke (keyboards) - Mark Andes (bass, vocals)
Bravo ! Sono anni che mi aspetto di leggere qualcosa del genere. Ho comprato il primo Lp degli Spirit che avevo 14 anni, e ho la stessa eta’di Randy California , se fosse vivo. Li ho sempre considerati oltre che bravi anche innovativi e originali . Immeritatamente quasi sconosciuti nella storia del rock, ma bisogna riconoscere che il loro stile e’ indefinibile e comunque fuori da ogni schema commercialmente catalogabile. Probabile che molta musica successiva abbia debiti nei confronti degli Spirit. Forse troppo raffinati per i giovani imberbi della 2a dei sessanta.
ti ringrazio di cuore Mario, il tuo apprezzamento del mio profilo mi ha lusingato molto!
pasquale wally boffoli