Fabio Gremo DON’T BE SCARED OF TRYING
Italia #consigliatodadistorsioni
Genovese, diplomato al Conservatorio di Alessandria, nel recente passato Fabio Gremo si è fatto apprezzare, per lo più nelle vesti di bassista, come virtuoso musicista di formazioni emergenti dello scenario prog (Il Tempio delle Clessidre, Daedalus) e dark-cabaret (Ianva). Parallelamente a suddette attività, a partire dal 2013, ha intrapreso un personalissimo percorso artistico sfociato nel rilascio di una raccolta di composizioni acustiche per chitarra classica (“La Mia Voce”). L'interessante start-point ha alimentato le velleità del quarantatreenne compositore ligure che, svincolato dai compromessi tipici dell'esperienza-band, ha pensato bene di dedicarsi allo studio di tecniche per il canto, colmando un aspetto ancora inesplorato della sua già rilevante preparazione musicale. L’inedito full-lenght “Don't Be Scared of Trying” rappresenta il frutto di tale dedizione.
Radunati a corte amici di vecchia data (Giulio Canepa chitarrista de Il Tempio, Marco Fabbri batterista dei The Watch e il violoncellista Antonio Fantinuoli, giusto per fare qualche nome) Gremo plasma una tracklist di dieci brani all'interno della quale prevalgono i buoni sentimenti ed una debordante vena ottimista a conferma di un periodo di positiva creatività. Rigorosamente in lingua inglese, l'esibizione canora non tradisce (positivo per un assoluto neofita del genere), richiamando a tratti addirittura il mood di un Peter Hammill, ed accompagna melodie che colorano flautate litanie (Lullabite), dilatati arpeggi acustici (By the Fire, Over the Rainbow, Ballad for a Good One), derive in pop style (Dance of Hope) ed ardimentose risalite rock (Hypersailor). Nell'imbastire i suoi abiti sonori Fabio non si limita al semplice utilizzo della (molta) tecnica di cui è depositario ma vi rovescia cuore e passione, tratteggiando il suo autoritratto di artista dall'indomito temperamento. Uno, per intenderci, che dimostra di non aver alcuna paura di osare.
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