Die Abete TUTTO O NIENTE
Meno di un quarto d’ora di puro hardcore: così si potrebbe sintetizzare l’esordio della band umbra Die Abete che in otto tracce uscite qualche mese fa in forma autoprodotta (per ora vede la luce in free download) sintetizzano hardcore punk come nella iniziale Where are my keys, noise (Per un pugno di pugni), punte più screamo (Mosquitos Treat), cover al limite del delirante (Ragazzo di strada), il tutto in brani abbondantemente sotto i due minuti in pieno stile primi Evergreen Terrace, per concludersi con il dialogo su sfondo metal di UT. La voglia di sfogare crolli nervosi percorre tutto il disco sempre con un’ottima capacità di espressione di genere, non un puro sfogo rumoristico buttato a caso. Unica eccezione i tre minuti di Tommy was Superman, cavalcata di chitarre di hardcore sferragliante. Scelta strumentale interessante composta da due chitarre, due batterie e tre voci, tutti tesi a dettare controtempi e trame complesse mentre i testi, compresa la scelta della cover, rivelano una sensibilità esistenziale, come in Al giorno la resa dove Kafka urla “Gli Alberi”, che va oltre la pura enfasi vocale. Ottimo esordio che si staglia nella monotonia generale del panorama italico e lascia presagire interessanti sviluppi.
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