Sangor SPIRIT
Atipico duo monzese esclusivamente strumentale (chitarra e batteria) i Sangor dovrebbero ben sapere che con tale ridotta formazione per incontrare i favori che ci si aspetta da una qualsivoglia attività artistica, la musica nella fattispecie, bisognerebbe essere oltremodo originali. Questo purtroppo non accade. I tredici brani in scaletta di “Spirit” si susseguono monocordi e similari senza picchi notevoli e senza raggiungere alcuna vetta di eccellenza in una musica poco definibile nella quale c’è un po’ tutto e il contrario di tutto. Anche i brani i cui titoli dovrebbero essere manifesto della proposta musicale: Rockin’, Tammuriata Nera (non è l’omonima e famosissima ballata napoletana), Tackle Blues non tengono fede all’assunto risultando annacquati e poco convincenti. Duole dirlo, ma per tutto l’album, senza mordente e penalizzato dall’eccessiva lunghezza di quasi ottanta minuti, si respira aria di dilettantismo, la monotonia regna sovrana per la quasi interezza del prodotto pubblicato esclusivamente su Bandcamp.
recensione fatta da un dilettante